LIBRO BIANCO, ECCO COME CAMBIERÀ IL PERSONALE DELLE FORZE ARMATE
(di Michele Pierro) – Troppo vecchio, troppe rigidità di sistema,
sbilanciamenti fra gradi e categorie. Queste alcune delle caratteristiche delle
Forze armate delineate nel Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la
difesa approvato oggi dal Consiglio Supremo di Difesa convocato al Quirinale
dal presidente Sergio Mattarella.
LA
DIAGNOSI
DIAGNOSI
Per lo strumento di programmazione stilato da Via XX
Settembre, l’attuale situazione vede una struttura del personale caratterizzata
da almeno quattro criticità. Tra queste, un’età media elevata, sbilanciamenti
nella ripartizione tra gradi e categorie, un’eccessiva “rigidità di sistema”
con norme non idonee ad un “modello professionale” e l’assenza di una “riserva
operativa” efficace.
Settembre, l’attuale situazione vede una struttura del personale caratterizzata
da almeno quattro criticità. Tra queste, un’età media elevata, sbilanciamenti
nella ripartizione tra gradi e categorie, un’eccessiva “rigidità di sistema”
con norme non idonee ad un “modello professionale” e l’assenza di una “riserva
operativa” efficace.
GLI
OBIETTIVI
OBIETTIVI
Per il ministero guidato da Roberta Pinotti,
il nuovo sistema dovrà porre rimedio a queste lacune, facendo di più con meno
risorse, basandosi cioè su un’unica forza integrata ed essere più economico
rispetto all’attuale. Come?
Per ovviare alla prima criticità – un’età media elevata -, lo strumento
militare futuro dovrà tendere, secondo il documento, ad essere composto da una
forza più giovane, numericamente flessibile e preparata professionalmente.
La struttura, per sanare il secondo problema – “uno sbilanciamento nella
ripartizione tra gradi e categorie” -, dovrà anche essere più snella e
proporzionata tra gradi, ruoli e specialità e meglio ripartita tra personale in
servizio permanente e a tempo determinato. Le nostre truppe soffrono di una
percentuale troppo alta di personale in servizio permanente rispetto a quello,
più giovane, a ferma determinata, con l’effetto di un’età media troppo alta, ma
anche di un numero troppo alto di generali e colonnelli.
Il sistema – è questo il terzo punto – dovrà ridurre la sua eccessiva rigidità
rendendosi maggiormente adattabile e orientato alla formazione e
all’addestramento, perseguendo una spiccata internazionalizzazione e una
maggiore compenetrazione con la società.
il nuovo sistema dovrà porre rimedio a queste lacune, facendo di più con meno
risorse, basandosi cioè su un’unica forza integrata ed essere più economico
rispetto all’attuale. Come?
Per ovviare alla prima criticità – un’età media elevata -, lo strumento
militare futuro dovrà tendere, secondo il documento, ad essere composto da una
forza più giovane, numericamente flessibile e preparata professionalmente.
La struttura, per sanare il secondo problema – “uno sbilanciamento nella
ripartizione tra gradi e categorie” -, dovrà anche essere più snella e
proporzionata tra gradi, ruoli e specialità e meglio ripartita tra personale in
servizio permanente e a tempo determinato. Le nostre truppe soffrono di una
percentuale troppo alta di personale in servizio permanente rispetto a quello,
più giovane, a ferma determinata, con l’effetto di un’età media troppo alta, ma
anche di un numero troppo alto di generali e colonnelli.
Il sistema – è questo il terzo punto – dovrà ridurre la sua eccessiva rigidità
rendendosi maggiormente adattabile e orientato alla formazione e
all’addestramento, perseguendo una spiccata internazionalizzazione e una
maggiore compenetrazione con la società.
Infine, si dovrà accompagnare meglio il
reinserimento del personale nella vita lavorativa successiva.
reinserimento del personale nella vita lavorativa successiva.
LA
NUOVA STRUTTURA
NUOVA STRUTTURA
Secondo il Libro Bianco, la nuova struttura dovrà
essere dunque caratterizzata da un’ampia base operativa; un corpo di quadri
intermedi ben proporzionato e diversificato e una dirigenza apicale
relativamente contenuta. I percorsi di carriera ed il sistema degli
arruolamenti per la truppa e i sottufficiali saranno unificati e lo sviluppo
delle carriere e delle retribuzioni sarà correlato oltre che al progredire nei
gradi anche alla crescita professionale e delle funzioni. Per tutto il
personale, saranno ammodernati i principi e le norme riguardanti le promozioni,
escludendo criteri esclusivamente basati sull’anzianità di grado o di servizio.
Per la dirigenza generale, sarà introdotto un nuovo sistema nel quale
l’attribuzione dei vari gradi sarà legata alla necessità di ricoprire precisi
incarichi nazionali o internazionali.
essere dunque caratterizzata da un’ampia base operativa; un corpo di quadri
intermedi ben proporzionato e diversificato e una dirigenza apicale
relativamente contenuta. I percorsi di carriera ed il sistema degli
arruolamenti per la truppa e i sottufficiali saranno unificati e lo sviluppo
delle carriere e delle retribuzioni sarà correlato oltre che al progredire nei
gradi anche alla crescita professionale e delle funzioni. Per tutto il
personale, saranno ammodernati i principi e le norme riguardanti le promozioni,
escludendo criteri esclusivamente basati sull’anzianità di grado o di servizio.
Per la dirigenza generale, sarà introdotto un nuovo sistema nel quale
l’attribuzione dei vari gradi sarà legata alla necessità di ricoprire precisi
incarichi nazionali o internazionali.