LIBIA:MOTOVEDETTA DELLA GUARDIA COSTIERA ATTACCATA E MILITARI ITALIANI ALLO SBARAGLIO. ERANO DISARMATI?
(Massimiliano Ronchi) – Ieri
pomeriggio a 50 miglia da Tripoli, 4 terroristi armati di kalashnikov hanno
attaccato una Motovedetta della nostra Guardia Costiera mentre trasbordava i
clandestini e sotto le minacce delle armi, hanno voluto appropriarsi del
barcone svuotato.
L’ANSA ha affermato che i nostri militari non erano armati:
molto probabilmente si riferiva al fatto di non disporre di armi adeguate,
oltre al consueto revolver in dotazione di tutti i militari, per contrastare
gli attacchi pirateschi. Oltre al rischio di contrarre infezioni, ora
facciamo rischiare anche la pelle ai militari o farli catturare dall’Isis per
poi richiedere un congruo riscatto per finanziare le loro azioni terroristiche.
molto probabilmente si riferiva al fatto di non disporre di armi adeguate,
oltre al consueto revolver in dotazione di tutti i militari, per contrastare
gli attacchi pirateschi. Oltre al rischio di contrarre infezioni, ora
facciamo rischiare anche la pelle ai militari o farli catturare dall’Isis per
poi richiedere un congruo riscatto per finanziare le loro azioni terroristiche.
Aspettiamo la “celere” risposta
dei vari responsabili del servizio taxi, operato dalla nostra Marina Militare:
i Ministri competenti, il Capo di Stato Maggiore della Marina, il Comandante
Generale della Guardia Costiera, per spiegare come intendono proteggere i
nostri militari mandati allo sbaraglio.
dei vari responsabili del servizio taxi, operato dalla nostra Marina Militare:
i Ministri competenti, il Capo di Stato Maggiore della Marina, il Comandante
Generale della Guardia Costiera, per spiegare come intendono proteggere i
nostri militari mandati allo sbaraglio.
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