Sindacati Militari

Legge 104, l’appello del SIULM alla Difesa: “Si faccia in modo che le famiglie non patiscano i trasferimenti”

Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SIULM) ha inviato nei giorni scorsi una lettera al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, sollecitando una revisione della direttiva interna che regola i trasferimenti del personale che assiste familiari disabili gravi.

La normativa attuale, infatti, prevede che i militari che hanno ottenuto il trasferimento vicino al domicilio del familiare disabile per poterlo assistere ai sensi della Legge 104/92, vengano poi ritrasferiti nella sede di provenienza alla decadenza del diritto o in caso di decesso del familiare.

Secondo il SIULM, però, questa disposizione causa non pochi disagi alle famiglie dei militari, che si trovano costrette ad affrontare un nuovo trasloco e a reinserirsi in un contesto sociale e lavorativo diverso. Per questo il sindacato ha proposto di consentire ai militari, dopo 5 anni di assistenza continuativa, di rimanere nella nuova sede anche alla decadenza del diritto.

“Chiediamo un intervento teso a modificare l’attuale direttiva, per tutelare gli interessi delle famiglie coinvolte e garantire loro una maggiore stabilità”, ha dichiarato il segretario del SIULM.

La richiesta pone l’accento sulla necessità di un approccio più flessibile e attento alle difficoltà delle famiglie da parte dei vertici militari. I militari si trovano spesso a dover bilanciare esigenze di servizio e familiari, soprattutto quando sono chiamati ad assistere un congiunto disabile.

Ora la palla passa ai vertici dell’Aeronautica Militare, chiamati a valutare la proposta del SIULM. La speranza è che si possa arrivare quanto prima ad una soluzione che tenga conto delle difficoltà delle famiglie dei militari.

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