LE TRE CARTE SUL RIORDINO. DAL 2018 SENZA BONUS ED AUMENTO INFERIORE A 80 EURO
Non poche preoccupazioni indeboliscono il comparto sicurezza e difesa. Quello che era solo un dubbio o una prematura interpretazione ha le ore contate. La legge di stabilità infatti ha stabilito che o ci sarà il riordino oppure la proroga del bonus di 80 euro. L’aumento medio conseguente al riordino delle carriere si aggira intorno ai 50 euro in busta paga e rischia di far perdere a militari e forze di polizia il diritto al bonus degli 80 euro.
“E’ ora che il governo ponga fine al gioco delle tre carte e dica chiaramente se intende sostenere sia il riordino delle carriere che il bonus di 80 euro.” E’ il commento dei delegati Co.Ce.R. carabinieri La Fortuna, Pitzianti, Rumore e Pinto . “Come avevamo preannunciato in tempi non sospetti, dei 927 milioni per il riordino delle carriere, 480 milioni derivano dal bonus e quindi significa che dall’anno prossimo, i carabinieri, nonostante i nuovi parametri, le nuove qualifiche e le belle parole che premiano il merito, avranno un aumento che, anche nel migliore dei casi, non raggiungerà gli 80 euro. Purtroppo ancora una volta dietro l’esultanza di molti, in realtà, si cela il vero volto di una politica “disattenta” che sposta i soldi da una parte all’altra in una rincorsa alle promesse che non conosce fine.
Tra il dire e il fare, per il governo conta soprattutto l’apparire ed occorre non cadere ancora una volta nella trappola mediatica di tutte le promesse sul riordino. Anche perché non c’è più tempo. Se entrasse in vigore così com’è spalmerebbe poco a tutti togliendo gli 80 euro. Dove reperire le risorse lo diciamo da tempo, è inutile rimpinguare il ruolo dirigenziale di gradi ed aumenti se poi alla base della piramide lasciano cadere solo le briciole. Sopprimere reparti, elemosinare pochi spicci, mendicare per una qualifica per poi mantenere un carrozzone di ufficiali generali delle Forze Armate e di polizia non ha senso.
Questa è la verità – concludono i delegati del co.ce.r. carabinieri – e stiamo tirando una coperta ormai cortissima.”