L’AMMIRAGLIO DE GIORGI “A RAPPORTO” DAL MINISTRO DELLA DIFESA DOPO L’INTERVISTA A REPUBBLICA
“Ci si può anche arrampicare sugli specchi, ma la Cavour è diventata un supermercato nel quale si promuovono indistintamente cioccolatini e sistemi d’arma. Un atto parlamentare di sindacato ispettivo qual è un’interrogazione è il minimo che si possa fare. Siamo spiacenti che l’ammiraglio De Giorgi, consideri malafede ciò che noi più banalmente chiamiamo democrazia”. Cosi i firmatari dell’interrogazione di Sel sulla Cavour (Michele Piras, Donatella Duranti, Franco Bordo, Giulio Marcon, Arturo Scotto) replicano alle parole del capo di Stato Maggiore della Marina a Repubblica Tv. “E ciò che è più grave – proseguono i deputati di Sel – è che un Ammiraglio della nostra Marina Militare possa accusare di malafede dei rappresentanti istituzionali ed al contempo far finta di ignorare che molti dei Paesi interessati da questo business non sono neppure lontanamente qualificabili come democratici. Ci aspettiamo – conclude Sel – che il Ministero richiami l’Ammiraglio ai suoi compiti ed al rispetto delle Istituzioni di questo Paese”.
Il capo di stato maggiore ha inoltre “anticipato che la prossima audizione che avrà l’onore di sostenere, il 14 novembre davanti alle commissioni Difesa delle due Camere, sarà per lui occasione di ribadire ulteriormente il suo totale rispetto per le prerogative del Parlamento”.

 
			