La tragedia della poliziotta morta sulle piste di sci, la questura: “Rossana lascia un grande vuoto”
Lutto e commozione in Questura a Cuneo per la morte della poliziotta Rossana Vizio: un malore l’ha stroncata ieri (martedì 18 gennaio) sulle piste di sci a Limone. Aveva 56 anni, era entrata in polizia nel 1988 e lavorava nell’ufficio di Gabinetto: era una delle più strette collaboratrici del questore Nicola Parisi.
Poco fa la Questura ha inviato una nota, dove scrive: «La sua tragica scomparsa lascia un vuoto incolmabile in tutti i colleghi che l’hanno conosciuta, per le sue qualità personali e professionali. Rossana incarnava un’energica vitalità a cui sapeva unire indubbie capacità organizzative».
Vizio aveva lavorato anche alla Squadra Mobile e all’ufficio di Gabinetto della Questura di Alessandria, poi nel 1997 il trasferimento a Cuneo. Era stata fra i primi agenti donna della polizia e, scrivono ancora dagli uffici di piazza Torino, «ha legato il suo destino familiare alla nostra Amministrazione, sposando un collega e diventano madre di Valentina e Alessandro». I figli hanno 23 e 21 anni.
Il questore Nicola Parisi ha voluto porgere «al marito Gianluca, ai figli, al papà e alla sorella e a tutti i famigliari le più sentite condoglianze» alle quali si uniscono tutti i colleghi.
La donna abitava a Magliano Alpi con la famiglia e ha perso la vita mentre sciava con il marito Gianluca Pizzorni (anche lui ispettore superiore della polizia di Cuneo) nell’area delle sciovie del Sole. È stato proprio lui, intorno alle 14 di ieri, a chiamare i soccorsi dopo aver visto la moglie finire in una zona fuoripista, ma i soccorsi dei colleghi in servizio alla Riserva Bianca è stato vano. Ancora da stabilire la data dei funerali.