La riforma del Governo per i carabinieri: un Generale di Corpo d’Armata alla privacy e riassetto del comando Banca d’Italia
Il disegno di legge 1053 del Governo attualmente in esame al Senato introduce misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
In particolare per quanto concerne l’Arma dei carabinieri ha deciso di potenziare il ruolo del Manager Privacy e di riorganizzare il Comando del contingente per la Banca d’Italia, come previsto dall’articolo 2 del disegno di legge.
In particolare, il comma 1 interviene sull’articolo 174 del Codice dell’Ordinamento Militare, che disciplina l’organizzazione mobile e speciale dell’Arma dei Carabinieri. Tale assetto era stato introdotto lo scorso maggio con l’obiettivo di rendere più efficiente il comando e controllo in questi settori, articolando tale organizzazione nel Comando unità mobili e nel Comando unità specializzate, entrambi retti da un Generale di Corpo d’Armata.
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Un Generale di Corpo d’Armata alla Privacy
Tuttavia, tale riorganizzazione non è stata ancora attuata, dato che si è ritenuto prioritario valorizzare la figura del Manager Privacy dell’Arma, alla luce del complesso panorama normativo in materia di protezione dei dati personali. Il Manager Privacy, infatti, svolge un ruolo chiave nel garantire il rispetto della privacy e nell’adottare procedure adeguate per il trattamento dei dati, a tutela dei diritti individuali. Considerata l’importanza e la complessità di questo incarico, si è deciso di destinarvi un Generale di Corpo d’Armata, recuperando tale posizione accorpando i due Comandi previsti inizialmente in un unico Comando unità mobili e specializzate.
L’obiettivo è ottimizzare l’impiego dei Generali, assorbendo una delle posizioni di Vertice e destinandola al Manager Privacy, il tutto senza incrementare l’organico.
La riorganizzazione del Comando Banca d’Italia
Il comma 2, invece, interviene sulla configurazione del Comando del contingente dell’Arma dei Carabinieri per la Banca d’Italia. Tale Comando, istituito nel 1982, si occupa della vigilanza e sicurezza delle sedi della Banca centrale e del trasporto valori ed è interamente composto da militari esterni all’organico, finanziati dalla stessa Banca d’Italia.
Nell’ambito della riorganizzazione avviata, si è deciso di elevare la posizione del Comandante del contingente Banca d’Italia da Generale di Brigata a Generale di Divisione/Generale di Brigata.
Nonostante questi segnali incoraggianti, è lecito chiedersi se tali interventi siano sufficienti per colmare tutte le lacune e superare le criticità che ancora gravano sull’organizzazione interna e sul funzionamento dell’Arma. Solo il tempo e i fatti potranno dimostrare se la riforma saprà incidere concretamente sull’efficienza e sull’efficacia operativa oppure si limiterà ad essere un mero maquillage, senza intaccare nodi irrisolti e rigidità organizzative. La modernizzazione richiede infatti un cambio di passo culturale prima ancora che normativo.
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