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La Meloni vuole aumentare gli Straordinari, i Sindacati Militari replicano “Non tutti possono farlo e i Dirigenti Intascano di Più!”

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto ieri una conferenza stampa per annunciare l’esito del Consiglio dei Ministri, durante il quale è stato approvato il disegno di legge di bilancio. Nel suo intervento, la Meloni ha sottolineato l’importanza del rinnovo del contratto del comparto sicurezza come una delle priorità del suo governo.

“Voglio dire con chiarezza che per noi la priorità quest’anno è soprattutto il rinnovo del contratto del comparto sicurezza. Penso non si possa più accettare una realtà in cui un poliziotto guadagna per lo straordinario poco più di 6 euro l’ora, meno di quanto prenda un collaboratore domestico. Dobbiamo intervenire. La priorità per noi è il rinnovo del comparto difesa e sicurezza.”

Questa affermazione ha suscitato diverse reazioni tra gli appartenenti al comparto sicurezza e le sigle sindacali, in particolare quelle militari. Molti non hanno compreso la scelta della Meloni di focalizzarsi sugli straordinari anziché affrontare il problema degli stipendi ordinari.

Rinnovo Contratto Statali: Risorse Insufficienti per Soddisfare le Aspettative

I commenti dei sindacati militari

Il sindacato militare ASPMI ha espresso sconcerto per il fatto che la Meloni abbia menzionato solo la Polizia di Stato in relazione agli straordinari. Hanno concordato sul fatto che i poliziotti guadagnano troppo poco per gli straordinari, ma hanno notato che l’Esercito Italiano affronta una situazione ancora più difficile a causa delle risorse inadeguate. In alcuni casi, il personale dell’Esercito che non può recuperare le ore straordinarie svolte le perde senza alcun diritto alla retribuzione. È stato anche evidenziato che l’Esercito Italiano non è stato incluso tra i destinatari di un fondo per gli straordinari nel Decreto Immigrazione, nonostante un impegno preso nella scorsa legislatura.

Il sindacato militare SIAM ha fatto notare che i sei euro menzionati dalla Meloni probabilmente si riferiscono all’importo netto per il personale di grado più basso, che al lordo è di circa 11 euro. Tuttavia, gli importi aumentano notevolmente per il personale di grado superiore, arrivando a oltre 40 euro lordi per un Generale. Il SIAM ha evidenziato che, a differenza dei sindacati di polizia, nelle Forze Armate non c’è spazio per il confronto sulla ripartizione degli straordinari, e i criteri di pagamento sono stabiliti dai vertici delle Forze Armate. Ciò ha portato a una situazione in cui la maggior parte del personale di grado inferiore non riceve nemmeno quei sei euro per gli straordinari e deve recuperare le ore senza distinzione tra diurne e notturne, mentre le ore straordinarie effettuate dai dirigenti sono quelle prevalentemente remunerate.

Il SIULM ha evidenziato che gli straordinari, sebbene possano rappresentare un’opportunità per molti militari di incrementare il proprio reddito, spesso accentuano ulteriormente la forbice stipendiale tra i gradi più alti e quelli più bassi all’interno delle Forze Armate.

Questa disparità negli stipendi è motivo di preoccupazione per il SIULM, poiché mina il morale e la coesione tra i militari, oltre a mettere a repentaglio la motivazione e la dedizione necessarie per il servizio al paese. Gli straordinari dovrebbero essere un mezzo per riconoscere l’impegno straordinario dei militari, ma non possono sostituire una revisione più ampia e completa delle voci salariali di base.

Il rinnovo del contratto è un tema delicato

In conclusione, l’annuncio della Meloni sul rinnovo del contratto del comparto sicurezza ha sollevato una serie di critiche e perplessità, specialmente tra i militari. E’ chiaro che il tema del rinnovo del contratto del comparto sicurezza è delicato e sentito da molti. E’ altresì comprensibile l’esigenza di mettere in luce la situazione difficile in cui si trovano molti appartenenti alle forze dell’ordine e di sicurezza in termini di retribuzione per le ore straordinarie. Ma le parole hanno un peso e, in un contesto così delicato, ogni dettaglio conta.

Alla fine, auspichiamo che la prossima dichiarazione della Meloni e del governo sul rinnovo contrattuale rifletta una pianificazione oculata e un sincero impegno per dare all’argomento la rilevanza che meritano senza rilasciare dichiarazioni improvvide.

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