La Marina Militare Italiana partecipa per la prima volta alla più grande esercitazione navale del mondo
Dal 27 giugno al 01 agosto si è svolta nell’Oceano Pacifico la 29a edizione della Rim of the Pacific, nota anche come RIMPAC, il più grande evento addestrativo marittimo al mondo organizzato con cadenza biennale dalla U.S. Navy a partire dal 1971.
L’edizione del 2024 ha rappresentato un momento fondamentale e storico per la Marina Militare, poiché ha visto la prima partecipazione di una nave italiana.
La partecipazione italiana con Nave Montecuccoli
La portata dell’esercitazione si potrebbe raccontare già solo con le cifre: forze aeronavali provenienti da 29 paesi, 40 navi, 3 sommergibili, oltre 150 aeromobili e 14 unità anfibie e terrestri, per un totale di oltre 25.000 effettivi. A far sventolare il tricolore c’era Nave Montecuccoli, stato dell’arte della cantieristica e della tecnologia nazionale, pattugliatore contraddistinto da elevata versatilità e flessibilità che si è immerso per oltre un mese in un’esercitazione ad ampio respiro che da oltre cinquant’anni mira a rafforzare progressivamente l’interoperabilità e la capacità d’integrazione tra un crescente numero di marine, addestrandosi a operare in un contesto multinazionale complesso, sempre più attagliato alle dinamiche geostrategiche internazionali.
La RIMPAC si è articolata in due fasi principali: una in porto presso la joint base Pearl Harbor-Hickam e una in mare, nelle acque circostanti l’arcipelago hawaiano.
Le attività durante la fase a terra
Durante la fase a terra sono state condotte attività di pianificazione, workshop specialistici e conferenze preparatorie alle successive operazioni in mare. Questa fase ha visto il pieno coinvolgimento degli equipaggi fin dall’inizio, impegnati anche in competizioni sportive ed eventi sociali ospitati dalle diverse nazioni, attività volte a favorire il team building, che rappresenta un fattore abilitante nelle relazioni internazionali attraverso la reciproca conoscenza e la comprensione della storia e della cultura dei paesi partner.
Le operazioni in mare
L’attività in mare, della durata di circa tre settimane, è stata a sua volta suddivisa in una fase seriale, durante la quale un fitto programma di eventi addestrativi ha realizzato il necessario processo d’integrazione delle forze partecipanti. Si sono svolte esercitazioni contro minacce aeree, di superficie e sottomarine, attività di controllo del traffico marittimo, simulazioni di scenari di crisi (Humanitarian Assistance and Disaster Relief – HADR), manovre cinematiche, tiro navale costiero e proiezione di una forza da sbarco. Una volta raggiunto il previsto livello di organizzazione e coordinamento delle forze, ha preso il via la fase tattica (TACEX), durante la quale è stato simulato uno scenario che ha permesso all’imponente dispositivo aeronavale di esercitarsi in condizioni simili a quelle reali, raggiungendo un elevato livello di sinergia e interoperabilità.
L’edizione 2024, il cui motto è stato “Partners: integrated and prepared” si è posta come obiettivo quello di promuovere l’integrazione dei partecipanti per affrontare le minacce comuni e garantire una risposta coordinata ed efficace per assicurare la stabilità e la prosperità nella regione dell’Indo-Pacifico. Oltre a segnare un momento di grande valore professionale per il giovane equipaggio del Montecuccoli, l’esercitazione di una crescente capacità di proiezione trova la sua ragion d’essere in un robusto sistema di cooperazione internazionale, che promuove valori condivisi quali la pace, il mutuo sostegno, la sicurezza globale e la tutela della libertà di navigazione.
Infodifesa è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).
Cosa aspetti?
Al costo di meno di un caffè al mese potrai leggere le nostre notizie senza gli spazi pubblicitari ed accedere a contenuti premium riservati agli abbonati – CLICCA QUI PER ABBONARTI