ISTITUZIONE DI PERCORSI FORMATIVI IN AMBITO MILITARE PER I CITTADINI DI ETÀ COMPRESA TRA DICIOTTO E VENTIDUE ANNI
La Commissione Difesa della Camera sta esaminando una proposta di legge presentata da Forze Italia il 18 luglio 2018 e diretta a disciplinare una serie di percorsi formativi da svolgere in ambito militare su base volontaria e rivolti a giovani cittadini italiani di età compresa tra 18 e 22 anni che, indipendentemente dalle future scelte professionali, abbiano interesse a conoscere in maniera diretta il contributo delle Forze armate nella storia del nostro Paese e l’alto valore etico che contraddistingue i nostri militari nell’assolvimento dei propri compiti istituzionali in patria e all’estero.
Al contempo la proposta di legge è volta a fornire una conoscenza approfondita delle principali sfide alla sicurezza interna e internazionale e dei principali mutamenti intervenuti nello scenario geo-politico mondiale che hanno imposto nel corso degli ultimi anni una revisione significativa dell’organizzazione e della vita delle Forze armate dei Paesi europei e della NATO, tra cui il nostro. Il patrimonio di conoscenze e le esperienze umane maturate durante il percorso formativo svolto in ambito militare consentiranno una maturazione civile e professionale del cittadino che potrà essere apprezzata anche nel futuro ambito lavorativo
Nello specifico, la proposta di legge, affida in primo luogo al Centro alti studi per la difesa (CASD), ovvero all’organismo di studio di più alto livello nel campo della formazione dirigenziale e degli studi di sicurezza e di difesa, il compito di svolgere un lavoro di ricerca finalizzato a individuare le migliori iniziative che potrebbero essere intraprese in ambito militare. A sua volta il Capo di Stato maggiore della difesa definisce i diversi percorsi formativi da avviare a partire dal 1° gennaio 2020, individuando a tal fine, su tutto il territorio nazionale, il più ampio numero di strutture operative, formative e addestrative, comprese le scuole e le accademie militari dell’amministrazione della difesa, da utilizzare per la realizzazione delle iniziative programmate.
Spetterà al Capo di Stato maggiore della difesa, sentiti i Capi di Stato maggiore di Forza armata e il Comandante generale del l’Arma dei carabinieri, determinare annualmente il numero dei cittadini che possono essere ammessi ai diversi percorsi formativi. I criteri e le modalità per la selezione dei candidati saranno invece determinati con decreto del Ministro della difesa. A tal fine dovrà essere comunque garantito un sistema di selezione volto a far emergere sia l’effettivo interesse dei candidati alla realizzazione delle finalità previste, sia il possesso delle necessarie competenze. Al termine dello svolgimento del percorso formativo l’amministrazione della difesa dovrà rilasciare un attestato volto a certificare l’esito positivo del percorso formativo svolto. L’attestato potrà essere utilizzato all’atto della collocazione sul mercato del lavoro e consentirà, inoltre, l’acquisizione di crediti formativi universitari.