Insulta La Torre su Facebook, l’avvocata Lgbt denuncia: “È poliziotto e padre”
“Mamma mia che cessa che sei, mi fai schifo, sei vomitevole”. Sono le offese giunte via messenger all’avvocata attivista per i diritti Lgbt, e fondatrice dello studio legale ‘WildSide Human First’, Cathy La Torre. Che di messaggi del genere dice di riceverne a centinaia e stavolta ha deciso di non stare a guardare ma agire su più fronti, tra cui quello legale.
“Perché l’hater – spiega La Torre – è un poliziotto penitenziario e un padre, che sui social, e anche nel mandarmi messaggi offensivi, mostra le foto di se stesso insieme ai suoi figli piccoli”. Per La Torre “sono loro, prima di me, le vittime di questa situazione”, e allora lunedì “lo segnalerò ai Servizi sociali del Comune umbro nel quale vive, perché non si può fare l’hater, la notte, e peraltro sbattendo in faccia alla persona offesa i visi di questi bambini”.
Ma non solo, a parte il fatto di riservarsi di agire legalmente, La Torre annuncia che “scriverà al direttore del carcere nel quale lavora questo agente, segnalandogli la cosa e ricordando che un poliziotto è un uomo dello Stato e che quindi deve, anche fuori dal lavoro, rispettare il decoro e l’immagine del corpo per cui lavora. Cosa che quest’uomo, che usa le foto dei figli nei messaggi da hater, non fa”.
#OdiaretiCosta
L’avvocata è anche la fondatrice della campagna “Odiare ti costa” nata appunto con l’intento di contrastare la deriva di commenti e messaggi di odio in rete. Un modo per segnalare i commenti d’odio che verranno citati in giudizio dallo studio legale. “Cari haters, quando vi dicevamo che avevate i “giorni contati” facevamo sul serio”, scrive La Torre.
di Antonella Scarcella per Bologna Today