IN CARCERE ARRIVANO LE “STANZE DELL’AMORE”. ADESSO I CARCERATI POTRANNO FARE SESSO IN CELLA.”
Mogli,
mariti, fidanzati, amanti, conviventi e persino amici. Se la proposta di legge
presentata dal renziano Alessandro Zan,
che domani approda in commissione Giustizia, diventerà legge, i detenuti
potranno godere dei permessi per fare sesso.
mariti, fidanzati, amanti, conviventi e persino amici. Se la proposta di legge
presentata dal renziano Alessandro Zan,
che domani approda in commissione Giustizia, diventerà legge, i detenuti
potranno godere dei permessi per fare sesso.
“Dopo
i risultati raggiunti nella lotta al sovraffollamento – spiega
il capogruppo piddì in commissione Giustizia, Walter Verini – occorre
proseguire l’impegno per rendere le carceri luoghi davvero umani e non barbari,
dove la pena significhi formazione, lavoro, recupero, reinserimento. Il tema –
continua – dell’affettività è centrale in questa direzione: investire in
carceri umane vuole dire investire in sicurezza per i cittadini”.
i risultati raggiunti nella lotta al sovraffollamento – spiega
il capogruppo piddì in commissione Giustizia, Walter Verini – occorre
proseguire l’impegno per rendere le carceri luoghi davvero umani e non barbari,
dove la pena significhi formazione, lavoro, recupero, reinserimento. Il tema –
continua – dell’affettività è centrale in questa direzione: investire in
carceri umane vuole dire investire in sicurezza per i cittadini”.
Come
anticipa il Messaggero, la proposta di legge prevede una visita al
mese della durata minima di sei ore e massima di 24 “in locali adibiti
e realizzati a tale scopo senza controlli visivi e auditivi”.
Qualsiasi persona che già accede ai colloqui potrà far “visita” al
detenuto.
anticipa il Messaggero, la proposta di legge prevede una visita al
mese della durata minima di sei ore e massima di 24 “in locali adibiti
e realizzati a tale scopo senza controlli visivi e auditivi”.
Qualsiasi persona che già accede ai colloqui potrà far “visita” al
detenuto.
Ma spetterà al magistrato
concedere i permessi ai “condannati che hanno tenuto una regolare
condotta” ed estenderli come premio fino a un massimo di 45
giorni. “Viviamo in un Paese civile, il carcere deve essere punizione ma
non barbarie – spiega Zan al Messaggero – è in gioco il rispetto
della dignità umana. L’alternativa alla proposta di legge è dare una delega al
governo ma si vada fino in fondo. I tempi ci sono.
concedere i permessi ai “condannati che hanno tenuto una regolare
condotta” ed estenderli come premio fino a un massimo di 45
giorni. “Viviamo in un Paese civile, il carcere deve essere punizione ma
non barbarie – spiega Zan al Messaggero – è in gioco il rispetto
della dignità umana. L’alternativa alla proposta di legge è dare una delega al
governo ma si vada fino in fondo. I tempi ci sono.