Avvocato Militare

Il TAR bacchetta l’Aeronautica Militare “esosa la richiesta di 18mila euro per l’uso dei condizionatori, conti da rifare”

(di Avv. Umberto Lanzo) – Con ordinanza dello scorso 11 ottobre, il Tar del Lazio ha disposto la sospensione cautelare di un decreto del Comando delle Scuole dell’Aeronautica Militare con cui era stato chiesto a un Ufficiale il rimborso di oltre 18mila euro per l’utilizzo di 3 condizionatori nell’alloggio di servizio.

L’Ufficiale aveva presentato ricorso impugnando in particolare la quantificazione del presunto danno stimato dall’Amministrazione militare. Secondo il ricorrente, l’importo di 18.194 euro risultava eccessivo e non congruo con un uso dei condizionatori adeguato alla “diligenza del buon padre di famiglia”.

Nel merito, i giudici del Tar hanno rilevato che la stima operata dall’Aeronautica “è frutto del mero taglio forfetario di una ancor più gravosa valutazione iniziale”, basata sull’ipotesi di un utilizzo dei condizionatori per 12 ore al giorno per tutto l’anno.

Il Tribunale ha quindi ritenuto che l’attuale parametro di 8 mesi l’anno per 12 ore quotidiane risulti ancora distante da un impiego realistico, evidenziando come l’aumento dei consumi di gas nei mesi freddi deponga per l’uso della caldaia e non dei condizionatori.

I giudici hanno quindi accolto l’istanza cautelare, disponendo la sospensione degli effetti del decreto impugnato e ordinando all’Aeronautica Militare di riesaminare la pratica per ricalcolare la stima dei consumi energetici.

Tale ricalcolo dovrà basarsi su un utilizzo dei condizionatori “limitato ai mesi caldi”, prevedendo verosimili periodi di assenza dell’Ufficiale, e dovrà essere parametrato alla “diligenza del buon padre di famiglia”.

L’Amministrazione militare dovrà inoltre indicare i criteri di calcolo del costo orario e le metodologie di quantificazione di interessi e rivalutazione.

Restano ferme le competenze della Corte dei Conti in materia di eventuale danno erariale. La decisione del Tar dimostra come una stima frettolosa dei costi possa portare a pretese risarcitorie eccessive da parte della Pubblica Amministrazione. Sarà ora compito dell’Aeronautica riformulare il conto energetico nei limiti indicati dai giudici amministrativi.

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