Il Sindacato Itamil Esercito denuncia: “Lavoratori e lavoratrici militari, non lasciatevi “illudere” dalla propaganda politica di questo governo”
Il Sindacato Itamil Esercito ha recentemente rilasciato un comunicato stampa che mette in evidenza la preoccupante situazione dei militari italiani sotto l’attuale governo guidato da Giorgia Meloni. La denuncia è chiara: nonostante le promesse e le dichiarazioni ufficiali, il Governo Meloni sta fallendo nel garantire condizioni adeguate e giuste per i lavoratori e le lavoratrici militari.
Propaganda vs Realtà
Il comunicato esprime una profonda preoccupazione per la propaganda politica del governo, che sembra nascondere la realtà delle condizioni di lavoro dei militari. Sottolineando una disconnessione tra le promesse del governo e la situazione effettiva, il sindacato evidenzia la problematica del potere d’acquisto degli stipendi di militari e poliziotti, che risulta essere notevolmente eroso dall’inflazione.
I Numeri Parlano Chiaro
I dati presentati nel comunicato sono allarmanti: a partire dal 1° gennaio 2025, il governo ha previsto di compensare solo il 5,8% dell’inflazione nel contratto 2022-24, nonostante l’inflazione del solo anno 2022 sia stata dell’8,1%. Questo lascia un deficit del 2,3% per il 2022, senza considerare l’inflazione dei prossimi anni. In termini pratici, significa che i militari potrebbero vedersi aumentare lo stipendio di 172 euro lordi al mese, mentre l’inflazione ha già eroso oltre 350 euro.
Mancanza di Supporto e Disparità
Il sindacato ha anche evidenziato la mancanza di supporto adeguato per i militari in termini di alloggi, uniformi e straordinari. Il carico di lavoro è eccessivo a causa della carenza di personale e si assiste a un elevato tasso di sovraindebitamento tra i militari, con un conseguente aumento dei casi di divorzi e separazioni. Inoltre, il sindacato ha sottolineato le disparità di trattamento rispetto alle forze di polizia, in termini di indennità, straordinari e avvicendamento.
Richieste e Proposte del Sindacato
Le richieste e proposte del Sindacato Itamil Esercito, come evidenziato nel loro comunicato stampa, riflettono una serie di esigenze concrete e urgenti per migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei militari italiani. Il sindacato chiede un aumento netto degli stipendi di almeno 350 euro per contrastare l’effetto dell’inflazione. Sottolinea inoltre la necessità di allineare i coefficienti pensionistici dei militari a quelli del pubblico impiego, garantendo così una maggiore equità al termine del servizio. Tra le proposte, il sindacato suggerisce anche l’allineamento dei benefici e delle condizioni lavorative dei militari a quelle delle forze di polizia, includendo indennità, straordinari e trattamenti di avvicendamento. La richiesta comprende anche l’introduzione di una settimana lavorativa operativa ottimizzata (eliminando il “venerdì” attraverso l’autocompensazione: lavorare un’ora al giorno in più dal lunedì al giovedì e recuperare il venerdì) e l’istituzione di un fondo di mutuo soccorso per sostenere i militari in difficoltà economiche. Queste proposte mirano a riconoscere adeguatamente il ruolo e il contributo dei militari, garantendo loro condizioni di lavoro e di vita più eque e sostenibili.
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