Carabinieri

Il richiamo del Generale Luzi ai carabinieri: “Preservare lo spirito autentico dell’Arma. La nostra storia può ispirarci, può renderci più umili”

Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, ha fatto visita stamani alla sede del Comando Interregionale di Messina. Ad accoglierlo alla caserma Bonsignore, il generale Gianfranco Cavallo, comandante dei carabinieri di Sicilia e Calabria.

La cerimonia si è svolta nella scrupolosa osservanza delle prescrizioni sanitarie volte al contenimento epidemiologico da Covid19, alla presenza dei Comandanti delle Legioni di Sicilia e Calabria, di una contenuta rappresentanza dei Comandi e dei Reparti Speciali delle due regioni, del Comando Regione Forestale Calabria, nonché dei delegati della Rappresentanza militare e del personale in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Nel corso dell’incontro il generale Luzi ha ringraziato le donne e gli uomini della “Benemerita” per l’impegno profuso a garantire la sicurezza dei cittadini, specie in questo difficile momento legato all’emergenza sanitaria.

Nell’occasione, un saluto particolare ha voluto rivolgere ai carabinieri in congedo dell’Anc (Associazione Nazionale Carabinieri) evidenziando come gli stessi costituiscano l’elemento di continuità tra l’Arma di ieri e quella di oggi, ricordando con piacere l’impegnativo periodo di comando svolto in Sicilia, quale  Comandante Provinciale Carabinieri di Palermo.

Il comandante ha poi voluto rivolgere un commosso pensiero ai caduti dell’Arma ed ai loro familiari, evidenziando come, in questo periodo particolarmente difficile per l’intera comunità Nazionale, l’Arma dei Carabinieri è ancora una volta protagonista nel garantire, insieme con sicurezza e legalità, il rispetto delle misure a tutela della salute pubblica e soprattutto nell’assistere le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione. Proprio la vicinanza, la prossimità, la disponibilità e la capacità di ascolto del cittadino si traducono, quotidianamente, nell’affidabilità ed efficienza dell’Istituzione che costituisce un punto di riferimento essenziale nel sistema della sicurezza in Italia.

Un traguardo, quello dell’accrescimento dell’efficienza, che richiede per il suo conseguimento un costante miglioramento professionale, ma anche e soprattutto una “piena condivisione degli obiettivi istituzionali, una forte motivazione e un severo rigore morale”. “Una partecipazione preziosa e oggi ancor più indispensabile, consapevole che ogni Carabiniere è protagonista dei destini dell’Arma”.

Luzi ha voluto sottolineare come le imprese che l’Arma si troverà a fronteggiare nei prossimi mesi saranno particolarmente complesse e inedite, ma le stesse potranno essere affrontate solo rivolgendo lo sguardo al futuro con serenità, per trasmettere ai cittadini – svolgendo il servizio in modo esemplare – ottimismo sociale e fiducia nelle istituzioni. In sintesi, questo è il volto dell’Arma, che ogni cittadino sa e vuole riconoscere, e senza il quale ogni risultato operativo, pur ragguardevole diventa un’arida narrazione. Il valore operativo dell’Arma, infatti, non si misura in sterili statistiche, ma attraverso la considerazione degli italiani, certamente non quantificabile e frutto della capacità di ciascun Carabiniere di interpretare e soddisfare le richieste di sicurezza più disparate.

Un richiamo poi a tutti i militari sulla necessità di preservare lo spirito autentico dell’Arma. La cifra distintiva dell’Istituzione, sin dalle sue origini, la cui storia “può ispirarci, può renderci più umili e consapevoli dell’impegno cui siamo chiamati, per essere all’altezza delle aspettative degli Italiani”.

Prima di concludere la visita alla sede di Messina, il comandante generale si è riunito con i vertici dei Comandi territoriali regionali e provinciali per fare un punto di situazione delle realtà criminali del territorio e del disagio sociale emergente dalle complesse realtà delle due regioni, sottolineando a sua volta la funzione di “rassicurazione sociale” che devono curare, quale valore insostituibile, i presidi dell’Arma, con particolare riferimento alle Stazioni dei Carabinieri.



Luzi  – prima di lasciare il Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber” – ha apposto la sua firma sul Libro d’Onore e successivamente, accompagnato dal generale Cavallo, ha continuato la sua visita a quegli avamposti dell’Arma, dislocati in Sicilia e Calabria, particolarmente impegnati nella lotta alla mafia ed alla ‘ndrangheta. In Calabria ha incontrato i militari della Scuola Allievi Carabinieri e del Comando Provinciale di Reggio Calabria, quelli della Stazione Carabinieri di San Luca nonché del 14° Battaglione “Calabria” e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia.

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