IL PREFETTO E SINDACO DI TARANTO CONDANNANO LE FRASI CONTRO POLIZIA
Il 1° maggio nella città di Taranto si è svolto, come di consueto negli ultimi anni, il concerto dedicato alla festa del lavoro, organizzato dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti. In quel contesto sono accaduti due episodi particolarmente gravi, in quanto delle persone che asserivano essere rappresentanti dei movimenti No Tap di San Foca e No Tav della Val di Susa, dal palco hanno lanciato messaggi di odio contro chi indossa una divisa.
‘Indossare una divisa non vuol dire picchiare chi lotta per la propria terra’ e ‘celerini contro il guardrail’ sono state le frasi pronunciate dal palco e trasmesse in diretta in tutta Italia. Un amplificatore non indifferente per un vero e proprio messaggio di violenza”. Lo sottolinea il Sap che ha scritto una lettera al Prefetto di Taranto e provvederà ad inviare il filmato alla Procura della Repubblica perché valuti la sussistenza di profili di reato.
“Chi ha proferito quelle parole se ne dovrà assumere pienamente la responsabilità”, aggiunge. “Non è accettabile che in una manifestazione pubblica si inciti all’odio e alla violenza nei confronti delle forze dell’ordine. In un paese civile e democratico le forze dell’ordine servono la convivenza civile – afferma il segretario generale Stefano Paoloni – Troppo spesso l’incapacità della politica di individuare soluzioni fattive lascia in mezzo al guado le forze dell’ordine che si vedono costrette a frapporsi tra chi abusa della libertà di manifestare usando violenza”.
“E’ veramente preoccupante quanto accaduto, non solo perché gli autori molto probabilmente hanno la sensazione di restare impuniti, ma soprattutto per il contesto in cui il fatto si è svolto e la visibilità che questo concede. E’ importante ora che Istituzioni e il mondo della politica si dissocino e condannino quanto accaduto poiché diversamente significherebbe consegnargli la patente di legittimità. Non deve essere una questione di colore politico, ogni forma di violenza deve essere sempre condannata e, a maggior ragione, se ciò mina la convivenza civile e democratica”, conclude Paoloni.
Il primo cittadino di Taranto, Rinaldo Melucci, non nasconde il suo rammarico nei confronti degli organizzatori dell’evento per il mancato riconoscimento del lavoro profuso dalle forze dell’ordine, dai volontari nonché dagli operatori ecologici, a seguito del dialogo che si era venuto a creare fra l’Amministrazione comunale e gli organizzatori del concerto.
Nello stigmatizzare le offese alle forze dell’ordine, lanciate dal palco dell’uno maggio di Taranto da attivisti “No Tap” e “No Tav” il sindaco ringrazia, a nome della città, gli operatori della sicurezza e gli operatori ecologici. «Allora il grazie della città ai nostri operatori della sicurezza arriva dal Sindaco e dalla Amministrazione tutta. Grazie per il vostro senso del dovere e del sacrifico. Grazie per la vostra professionalità. Grazie per aver garantito in perfetta sicurezza un bellissimo concerto che ha ospitato 40 mila persone. Grazie ai volontari e grazie agli operatori ecologici – conclude Melucci – che si sono prontamente adoperati. Grazie».
Il prefetto di Taranto Donato Cafagna sostiene che «sono parole ingiuste e violente rivolte proprio verso coloro, gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine, che si impegnano, senza riserve, anche in una giornata come quella destinata alla festa dei lavoratori a garantire i diritti e le libertà di tutti, nel rispetto della legge. A loro – conclude – va sempre tutta la riconoscenza e gratitudine della cittadinanza e delle istituzioni tarantine».