Il ministro Crosetto: “Se l’Italia si disimpegna, la guerra in Ucraina non finisce”
Se l’Italia si disimpegna, la guerra in Ucraina non finisce. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ospite di “Quarta Repubblica” su “Rete4”. “Se l’Italia si disimpegna, la guerra non finisce, il prezzo del gas e delle materie prime non scende”, ha avvertito il ministro. Al contempo, il Paese si collocherebbe “fuori dalla comunità occidentale”. “Dove pensiamo di entrare, di fare un’alleanza antioccidentale con la Russia?”, si è chiesto retoricamente Crosetto. Svizzera, Svezia, Finlandia, Paesi che hanno fatto della neutralità un pezzo importante della loro storia “si sono schierati”, ha ricordato il ministro. “Dal primo giorno di conflitto c’è una strategia per un tavolo di trattative. Quella che vai sui giornali è la guerra combattuta ma c’è sempre uno spiraglio aperto”, ha affermato Crosetto.
Il governo non ha fatto nemmeno un decreto per inviare armi, “per inviare nemmeno uno spillo”, all’Ucraina, ha aggiunto il ministro della Difesa. Per adesso “nessuna decisione è stata presa” e le armi che vengono mandate in Ucraina sono in esecuzione di “decisioni prese dal precedente governo”, ha concluso Crosetto, ricordando che il precedente esecutivo era “sostenuto anche da Conte”.