Il fiasco della Mykonos Magic: 6 milioni di euro buttati per una nave fatiscente. “Se al posto dei generali ci fossero stati semplici carabinieri o poliziotti, altro che ringraziamenti”
Il G7 di Borgo Egnazia, che si terrà dal 13 al 15 giugno in provincia di Brindisi, rischia di essere ricordato non solo per le importanti discussioni tra i leader mondiali, ma anche per il clamoroso pasticcio della nave Mykonos Magic. L’ex Costa Magica, affittata per la modica cifra di 6 milioni di euro, avrebbe dovuto ospitare 2.600 agenti delle forze dell’ordine impegnati nella sicurezza dell’evento. Invece, si è rivelata un vero e proprio disastro.
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Man mano che poliziotti, carabinieri e finanzieri sono arrivati nel porto di Brindisi, le terribili condizioni della nave sono diventate evidenti. Pozze d’acqua causate da perdite degli impianti, condizionatori guasti e materiale che fuoriusciva dagli split dei condizionatori, finendo sulle lenzuola dei letti. Una situazione inaccettabile, che ha costretto il Dipartimento della Pubblica Sicurezza a correre ai ripari, ricollocando 1.262 operatori in strutture alberghiere nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto.
Il Viminale nel mirino: procedure di affitto sotto scrutinio
Ma la domanda sorge spontanea: come è stato possibile noleggiare una nave in queste condizioni senza un’accurata ispezione preventiva? Il Viminale, che ha seguito la procedura per l’affitto della maxi-nave, ha delle spiegazioni da dare. E mentre si cerca di rimediare al danno affittando una nuova nave da crociera, i sindacati non nascondono il loro disappunto per lo spreco di denaro pubblico.
Ringraziamenti fuori luogo
In mezzo a tutto questo caos, c’è chi ha pensato bene di ringraziare i vertici, i funzionari, i generali intervenuti. Ma per cosa, esattamente? Per aver fatto il proprio dovere? Spostare carabinieri, poliziotti e finanzieri in sordina, nell’imbarazzo di qualcosa che è andato storto, non merita certo un plauso. E la passerella dei meriti dei generali, come ci scrive un carabiniere, proprio non ci sta. Prendersi cura delle condizioni alloggiative del personale è un compito dei dirigenti militari e non un favore da celebrare.
Il risveglio tardivo dopo il clamore mediatico.
Ma c’è di più. I dirigenti sembrano essersi intervenuti solo dopo il clamore mediatico durato interminabili ore. Possibile che nessuno abbia controllato le condizioni della nave prima di far imbarcare il personale? E se al posto del generale o del funzionario ci fosse stato un semplice carabiniere o poliziotto, avrebbe ricevuto lo stesso ringraziamento? O sarebbe stato additato immediatamente come responsabile in cerca del capro espiatorio?
Ringraziamenti da rispedire al mittente: il dovere dei dirigenti
Ed è proprio ai dirigenti che dovrebbero andare i ringraziamenti, ma non per essere intervenuti quando ormai era troppo tardi, bensì per aver fatto il loro lavoro fin dall’inizio, con la dovuta attenzione e responsabilità. Ringraziamenti che, in questo caso, dovrebbero essere rispediti al mittente, perché il compito di un dirigente è quello di prevenire simili disastri, non di correre ai ripari quando il danno è ormai fatto.
Il fiasco della Mykonos Magic
Il caso della Mykonos Magic rappresenta un fallimento su tutti i fronti. Un governo che si vanta di prestare grande attenzione alle forze dell’ordine dovrebbe garantire condizioni dignitose per il personale impegnato in eventi di tale portata. Invece, ci ritroviamo con 6 milioni di euro buttati al vento e un’organizzazione approssimativa che rischia di offuscare l’importante lavoro svolto dagli agenti per la sicurezza del G7. È tempo di fare chiarezza e di assumersi le responsabilità di questo pasticcio, senza nascondersi dietro ringraziamenti di facciata.
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