Il ‘Comandante’ Antonio Rinaldi non ce l’ha fatta: è morto in seguito all’incidente in moto sulla Statale 89 ‘Garganica’
Antonio Rinaldi, 57 anni di Foggia e sottufficiale della Marina Militare, non ce l’ha fatta. E’ deceduto il 2 agosto all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo per le gravi ferite riportate nel terribile incidente stradale avvenuto il 30 luglio sulla Statale 89 ‘Garganica’, a ridosso dello svincolo per la città di San Pio.
Le sue condizioni erano apparse sin da subito gravi per via di una emorragia cerebrale, tanto da ritenere difficile il tentativo di salvargli la vita. La sua esistenza si è spenta dopo quasi tre giorni di agonia.
Il ‘Comandante’ di Nave Saturno in sella alla sua moto – era diretto a Foggia dopo una domenica trascorsa sul Gargano. Il centauro è precipitato sull’asfalto terminando la corsa contro un guard rail. Durante le operazioni di soccorso si era reso necessario l’intervento dell’elisoccorso.
Sono già numerosi i messaggi di commiato comparsi sulla sua pagina Facebook.
“Senza parole , incredulo…..Solo 3 mesi fa insieme girando il sud Sardegna. Tanti progetti, tante idee e tante risate insieme. Mi dispiace tantissimo, oggi ho perso un amico , un collega nel ju jitsu e una grande persona.. Arrivederci comandante, ora naviga il cielo” (Sergio).
Una notizia scioccante……che mi ha spezzato il cuore, eri una persona molto determinata e piena di esperienza e soprattutto con i tuoi consigli mi hai fatto crescere molto lavortivamente, mi dicevi sempre ‘Paone andrai avanti nella vita perché hai sempre la risposta pronta in qualsiasi occasione con la solita pacca sulla spalla e la risatina d’accompagnamento’ … Riposa in pace comandà (Ulderico)
Per me sei stato Nostromo Comandante ma soprattutto Amico. Ogni volta che ci incontravamo si parlava sempre della nostra Mattinata. Mi mancherai tantissimo, sappi che è stato per me un onore far parte della tua componente. (Antonio).
Mi mancherai. Le chiacchiere e i caffè in ufficio. Le confidenze fatte l’uno all’altro, i consigli e la vicinanza, tra il fraterno ed il paterno, che mi hai regalato in uno dei momenti forse più difficili della vita. Il sentirmi apprezzato da te e la tua capacità di capirmi anche senza parlare, sapere di viaggiare sulle stesse frequenze e capirlo con uno sguardo… Ho difficoltà a credere a questo…. Sei stato un’amicizia pura, limpida come solo raramente può accadere (Giuseppe).
Vorrei scrivere mille parole, dire mille cose ma in questo momento ho solo tanta rabbia addosso. Sei stato il mio comandante ma poi siamo diventati amici,ricordo il weekend in Calabria quante risate. Mi mancheranno le tue chiamate mi dicevi sempre “allora che fai imbarchi da me” e poi “pittura ne hai”… Vieni a bordo,passa che ci prendiamo il caffè… Bhe tornare a Taranto e non passare dal Saturno mi peserà tanto,anzi tantissimo. Mi mancherà chiamarti ” comandante numero 1″… Che dirti Command fai buon viaggio,oggi la Marina perde un grande comandante,la mia famiglia,io, un grande amico e la tua famiglia perde un grande uomo un grande padre” (Carmine)
“Antonio eri un uomo speciale, un uomo pieno di talento per tutte le cose che facevi, amavi il tuo lavoro come non mai, amavi di fare il P.d.g. per il Ju Jitsu, amavi la moto e amavi la tua splendida famiglia, pieno di umanità, di voglia di vivere, con mille e mille storie da raccontare attraverso la tua curiosità e la tua ironia. Il tuo sorriso non lo dimenticherò mai….è il sorriso di chi lotta, di chi ama la vita….e tu caro Antonio l’hai amata fino all’ultimo giorno!” (Giuliano)
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