Polizia Penitenziaria

Il Carcere Regina Coeli in fiamme: incendi, violenza e tegole lanciate sui turisti. Il silenzio delle istituzioni e l’urgenza di una riforma carceraria (Video)

Notte di terrore nel cuore di Roma

Una notte di fuoco e devastazione ha scosso il carcere di Regina Coeli, nel cuore di Roma. Centoventi detenuti dell’ottava sezione hanno trasformato la struttura penitenziaria in un inferno, incendiando locali e scagliando tegole dalle mura. Questo drammatico episodio è solo l’ultimo di una serie di rivolte che stanno mettendo in ginocchio il sistema carcerario laziale.

Dal tramonto all’inferno: cronaca di una rivolta annunciata

Mentre i turisti passeggiavano ignari per le vie di Trastevere, a pochi passi da loro si consumava un dramma. Dalle 21, le prime segnalazioni di cittadini allarmati hanno fatto scattare l’allarme. In poche ore, quella che sembrava una protesta isolata si è trasformata in un’apocalisse carceraria, con 120 detenuti fuori controllo.

Devastazione e fiamme: il bilancio di una notte di follia

Il bilancio della rivolta è devastante: materassi incendiati, mobili distrutti, porte delle celle divelte. L’intera ala è stata messa a ferro e fuoco, costringendo le autorità a ricorrere a catene e lucchetti per sostituire le serrature ormai inutilizzabili.

Il grido d’allarme inascoltato

“È uno dei carceri più sovraffollati d’Italia”, denuncia Valentina Calderone, garante dei detenuti di Roma. Con 7-10 nuovi ingressi al giorno, Regina Coeli sta implodendo. Ma il suo grido d’allarme sembra cadere nel vuoto.

L’immobilismo delle istituzioni: un silenzio assordante

Mentre il carcere brucia, il governo, il Ministero della Giustizia e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) sembrano osservare la scena con indifferenza. L’inazione delle autorità competenti è un’ombra inquietante che si allunga sulla sicurezza della capitale.

Un anacronismo nel cuore della Città Eterna

Regina Coeli, struttura ormai vetusta, si erge come un monumento all’inefficienza nel centro di Roma. La sua presenza, un tempo simbolo di giustizia, oggi rappresenta un pericolo per detenuti e cittadini. L’inadeguatezza di un carcere ottocentesco nel cuore pulsante della città è un paradosso che non può più essere ignorato.

Il grido di aiuto della polizia penitenziaria

Gli agenti penitenziari, eroi dimenticati, combattono una guerra impari senza mezzi adeguati. “Abbiamo bisogno di agenti, di regole chiare, di tecnologia e formazione”, implora Donato Capece, segretario generale del Sappe. Ma le sue parole sembrano perdersi nel vento dell’indifferenza istituzionale.

Una bomba a orologeria nel cuore di Roma

La rivolta di Regina Coeli è molto più di un semplice disordine carcerario. È il sintomo di un sistema al collasso, un grido d’aiuto che riecheggia dalle celle sovraffollate fino alle strade acciottolate di Trastevere. Quanto ancora dovremo aspettare prima che qualcuno ascolti?

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