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I numeri delle aggressioni alle forze di polizia, i carabinieri i più picchiati

Le cronache di solito non ne parlano molto, ma si può continuare a dire che sulla strada sono ancora botte e tante per le forze di polizia.

Sono ancora in crescita le aggressioni alle divise nel 2013. Sono stati oltre mille gli episodi di violenza fisica (refertata) commessi a danno di appartenenti alle forze di polizia e di pubblici ufficiali durante i controlli sulle strade (sono esclusi ovviamente tutti gli episodi legati alla gestione dell’ordine pubblico), analizzati dall’Osservatorio il Centauro – ASAPS “Sbirri Pikkiati”, nell’ambito del primo semestre di quest’anno.

Come dire oltre 6 al giorno, uno ogni 4 ore.

Sono ancora l’alcol e la droga a far saltare i nervi ai conducenti e i codici della legalità nelle aggressioni, quasi il 40% delle quali ad opera di stranieri. Nel corso dei primi 6 mesi dell’anno sono stati censiti 1.233 eventi, con un ulteriore aumento del 2,2% rispetto ai 1.206 episodi del primo semestre dello scorso anno e ai 1.050 del 2011, segno che la risposta violenta nei confronti delle divise non accenna a nessuna flessione. Riproponiamo una domanda: può incidere anche la crisi economica a far crescere l’aggressività sulle strade del nostro Paese?

Gli episodi sono stati classificati in relazione alla forza di polizia oggetto di aggressione sulle strade. E’ sempre l’Arma dei Carabinieri a subire il maggior numero di attacchi,635 pari al 51,5%, lo stesso numero del 2012 quando furono 636 e in netto aumento rispetto alle 461 aggressioni del 2011.

Sono state invece 432 le aggressioni ad agenti della Polizia di Stato, pari al 35% appena 5 in meno del 2012 quando furono 437, nel 2011 furono invece 386. Le aggressioni alla Polizia Locale si fermano a 101 (8,2%) in linea con lo scorso anno quando furono 102, mentre nel 2011 furono 99, ma la percentuale era del 9,4%. Poi gli altri corpi (qui sono ricomprese varie categorie di pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio), per i quali cumulativamente si raggiunge la cifra di 121 attacchi pari al 9,8%.

Come abbiamo visto è sempre stretta, strettissima la connessione fra aggressività e alcol e droga. Infatti in 402 dei 1.233 episodi il protagonista è risultato in stato di ebbrezza da alcol o è risultato drogato (122 casi). Nel complesso le precarie condizioni psicofisiche da alcol e sostanze toccano la percentuale del 32,6%, con un leggero decremento rispetto al 35,3%del 2012, mentre nel 2011 la percentuale si fermò al 30,2%. Il 25,6% degli attacchi (316) è stato invece sferrato mediante l’uso di un’arma propria o impropria, considerando tale ogni mezzo capace di amplificare la forza fisica, compresa la stessa vettura. Lo scorso anno furono 295 e la percentuale si fermò al 24,5 era 23,3% nel 2011, quasi in una escalation dell’utilizzo di mezzi contundenti.

Sempre elevato il numero delle aggressioni portate alle forze di polizia da stranieri. Nel primo semestre si è toccata quota 485 pari al 39,3% . Un dato in diminuzione rispetto allo scorso anno quando nei primi 6 mesi le aggressioni dei forestieri furono 560 e la percentuale era del 46,4%. Ma nel 2011 si fermò al 37,4%. La localizzazione geografica dell’aggressività verso le forze di polizia vede nel primo semestre 2013 un sostanziale pareggio fra nord e sud rispettivamente con 461 (37,4%) e 472 (38,3%) violenze fisiche. Al centro sono risultate certificate 300 aggressioni pari al 24,3%.
E’ ancora evidente che la violenza sulla strada non trova argine neppure nelle divise di chi rappresenta lo Stato. Lo ripetiamo questo deve preoccupare sia le istituzioni che gli stessi cittadini.

Forlì 4 settembre 2013
Giordano Biserni
Presidente ASAPS

 

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