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I DELEGATI DEL COCER INTERFORZE: ENNESIMO DISINTERESSE DELLA CLASSE POLITICA

I DELEGATI DEL COCER INTERFORZE: ENNESIMO DISINTERESSE
DELLA CLASSE POLITICA


Dio e il soldato, durante la carestia e la guerra,
vengono pregati, ma quando vi è la pace Dio è dimenticato e il soldato
disprezzato. Anonimo
I delegati del Cocer Interforze vogliono
 esprimere tutta la loro più profonda rabbia per l’indegno, inconcepibile,
inammissibile, inqualificabile, ingiustificabile, sprezzante disinteresse
mostrato dai membri delle commissioni difesa camera e senato in occasione
dell’audizione del personale con le stellette. questo, ammesso che ve ne fosse
ancora bisogno, è il più chiaro ed inequivocabile indicatore della
considerazione di cui gode il comparto sicurezza e difesa.

A questo punto ci si chiede quale futuro ci attende,
visto il palese menefreghismo mostrato dalle istituzioni nei riguardi dei
nostri problemi.

Ci si domanda cosa dire adesso a quei carabinieri, che
addirittura nello stesso istante sono stati feriti per evitare l’assalto ai
palazzi della politica, che i loro occupanti continuano a farsi beffe di noi.

Cosa dire ai giovani volontari precari che non si sono
visti riservare neanche uno dei mille posti banditi da Finmeccanica nota
industria del settore difesa che munge a piene mani dal bilancio dello stato.

Cosa dire ai ventimila militari che saranno esodati
dalle forze armate senza avere alcun riconoscimento tangibile.

Cosa dire a quei partiti e movimenti, che si sono
fatti largo nell’agone politico criticandone il malcostume (salvo, poi, averne
saputo mutuare piuttosto in fretta molte usanze, più o meno deprecabili), fanno
presentare in un’aula a nome di camera e senato una commissione solo due
rappresentanti, di cui uno, addirittura, preferisce dopo poco abbandonare i
lavori?

La nostra dignità non è in vendita ne deve essere
scambiata come elemosina. non siamo mercenari ma uomini al servizio di un paese
ingrato che si ostina a non voler riconoscere loro, il giusto compenso per i
sacrifici che quotidianamente sono chiamati a sopportare nell’interesse comune.

Dopo la diretta rai gli assenti comunque dovranno
rispondere agli italiani se  continueranno a togliere risorse alle
famiglie del personale con le stellette sbilanciando ulteriormente risorse
all’industria delle armi, questa volta però a discapito e sulla pelle di chi
sacrifica la vita per la patria

Considerato che, ad oggi, nessuno si è dato la pena
di riconoscerci i nostri diritti, attraverso lo sblocco di classi scatti e
promozioni, auspichiamo, pertanto, che questi vengano riconosciuti dalla corte
costituzionale il 5 novembre. alla politica, che fino ad oggi ha solo
strumentalmente sfruttato la nostra specificità e il nostro disagio per bieco
interesse elettorale, diciamo solo: non fateci venir meno ai nostri ideali.
Roma, 31 ottobre 2013.   
    
                                                  
   IL
COCER          

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