I carabinieri aprono le porte delle caserme alle assemblee sindacali
Il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha emanato una disposizione che riconosce il diritto di assemblea delle Associazioni Professionali a Carattere Sindacale (APCSM). Queste associazioni, iscritte all’albo, potranno tenere riunioni sia all’interno delle caserme – anche in uniforme – sia in luoghi aperti al pubblico, con un ordine del giorno che riguardi i temi di competenza previsti dalla legge.
Sono state stabilite le modalità d’uso dei locali che, qualora disponibili, saranno individuati all’interno di sedi non inferiori a quelle di Comando di Compagnia e paritetico, sulla base del numero dei partecipanti e delle disposizioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, le associazioni concorderanno con i titolari dei Comandi le modalità di tempo e luogo di svolgimento delle riunioni, specificando i reparti ai quali saranno estesi gli inviti.
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Il personale che intende partecipare alle assemblee durante il servizio, anche i militari non iscritti ad alcuna sigla sindacale, potrà farne richiesta al proprio Comandante, con un anticipo minimo di 5 giorni. In questa circostanza, è previsto il limite di 10 ore annue individuali contemplate dalla legge e la possibilità di usufruire degli istituti ordinari che consentono l’assenza dal servizio per il tempo necessario per raggiungere il luogo della riunione.
Questa disposizione è stata impartita ai Comandi competenti come immediatamente esecutiva, in attesa di eventuali integrazioni dello Stato Maggiore della Difesa. La norma riconosce il diritto di assemblea ai carabinieri e garantisce che questa attività non interferisca con le esigenze di servizio.
Quali sono le materie di competenza delle associazioni professionali a carattere sindacale
Competono alle associazioni professionali a carattere militare il contenuto del rapporto di impiego del personale militare, l’assistenza fiscale e la consulenza per le prestazioni previdenziali e assistenziali, l’inserimento nell’attività lavorativa di coloro che cessano dal servizio militare, le provvidenze per gli infortuni subiti e le infermità contratte in servizio e per causa di servizio, le pari opportunità, le prerogative sindacali per la tutela della salute e della sicurezza del personale militare, gli spazi e le attività culturali, assistenziali, ricreative e di promozione del benessere dei rappresentati delle associazioni e dei loro familiari.
Tuttavia, non è compito delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari trattare questioni relative all’ordinamento militare, all’addestramento, alle operazioni, al settore logistico-operativo e al rapporto gerarchico-funzionale del personale in servizio.
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