“Ha mostrato i genitali alla telecamera”: ai domiciliari gli aggressori di Brumotti
Le indagini della procura di Foggia sull’aggressione a Vittorio Brumotti e agli operatori di Striscia la notizia, avvenuta a San Severo, nel foggiano, hanno portato a nuovi arresti. Altri due uomini, residenti nel quartiere San Bernardino e con precedenti penali alle spalle, sono stati identificati e sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza privata.
La vicenda risale al 5 ottobre scorso, quanto Vittorio Brumotti e una troupe del tg satirico di Canale 5, si sono recati in provincia di Foggia, nel comune di San Severo, per realizzare un servizio sullo spaccio di droga nella cittadina. Durante le riprese, però, l’inviato e i suoi operatori sono stati minacciati e poi inseguiti da alcuni spacciatori e alla fine si è consumato il pestaggio, che è costato a Brumotti un trauma facciale con una prognosi di 30 giorni. Al pronto soccorso sono finiti anche un operatore e due poliziotti, intervenuti sul posto per soccorrere la troupe di Striscia.
Ai domiciliari, con l’accusa di violenza privata, è finito anche un altro uomo, lo stesso che nei filmati andati in onda su Striscia ha mostrato i genitali davanti alle telecamere e che avrebbe fatto irruzione al pronto soccorso di San Severo, subito dopo l’aggressione, per proseguire il pestaggio di Brumotti e della troupe. Le nuove misure cautelari arrivano a pochi giorni dal provvedimento di divieto di ritorno per tre anni a carico del rapper Paname, che due settimane fa aveva pubblicato un video su Youtube con minacce di morte e insulti all’indirizzo di Brumotti, girato proprio a San Severo.
Le indagini sulla violenta aggressione sono state avviate subito dopo l’episodio e in poche ore gli investigatori hanno potuto identificare i primi due aggressori, immediatamente arrestati. Ma oggi sono scattati gli arresti anche per Onofrio Russi, 24 anni e Michele Marinelli, 35 anni, identificati tra gli autori del pestaggio. In una nota ufficiale emessa dalla Squadra mobile di Foggia, gli inquirenti fanno sapere che un’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita dagli agenti nei confronti di due residenti con precedenti penali. Ai domiciliari è finito l’uomo che, durante le operazioni della polizia, ha istigato gli abitanti del rione San Berardino a scagliarsi contro agenti e troupe e che ha tentato di lanciare una pietra all’indirizzo di Brumotti e dei suoi operatori, fortunatamente bloccato in tempo dai poliziotti. Nel corso dell’arresto è stata anche sequestrata un’auto di lusso (per un valore di oltre 100mila euro) frutto, verosimilmente, di reato.