GUIDA AL RIORDINO GDF: RISORSE, DISTRIBUZIONE PER AZIONI E RUOLI, EFFETTI DI CARRIERA ED ECONOMICI, STABILIZZAZIONE DEL BONUS, CONTRATTUALIZZAZIONE DELLA DIRIGENZA
Pubblichiamo la “Guida al riordino GDF” elaborata da Gianluca Taccalozzi – Delegato Co.Ce.R. della Guardia di Finanza per FICIESSE
Lo scorso 23 febbraio il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo di riordino delle carriere del personale delle Forze di Polizia, unitamente allo schema di decreto legislativo “gemello” di riordino delle carriere del personale delle tre Forze Armate tradizionali. Il testo seguirà il previsto iter procedimentale: parere delle competenti Commissioni parlamentari (entro 90 gg.) e parere del Consiglio di Stato (entro 45 gg.), per poi tornare al Governo per la definitiva approvazione. Non si tratta dell’auspicabile rivoluzione basata sul merito sostanziale, sulle funzioni, sulla selezione, sulla misurazione delle performance collettive ed individuali e sul principio di carriera aperta. E forse non poteva esserlo! Non c’erano le condizioni, la cultura e, soprattutto non c‘era la forza, la consapevolezza e la volontà politica. Tuttavia non si tratta nemmeno del solito “todos caballeros” basato sulla mera anzianità, a cui il comparto sicurezza era abituato e che, ancora oggi in un’epoca economicamente, socialmente e politicamente totalmente diversa rispetto al 1995, in molti antistoricamente ancora chiedevano. Questo riordino, infatti, presenta diversi elementi di modernità, magari non facilmente ed immediatamente apprezzabili dalla stragrande maggioranza del personale più concentrato agli aspetti di carriera o stipendiali, che consentono di definirlo comunque: un passo avanti e non solo dal punto di vista economico. La riforma andrà compiutamente a regime dopo un periodo transitorio che varia da 5 a 10 anni, a seconda dei casi. I principali interventi possono essere così sintetizzati:
stabilizzazione del c.d. bonus sicurezza;
valorizzazione dei ruoli, in particolare dei ruoli Ispettori e Ufficiali, attraverso:
l’innalzamento dei titoli di studio ad essi collegati: diploma per il ruolo di base, laurea breve per il ruolo Ispettori e laurea magistrale per il ruolo Ufficiali/Funzionari;
nuova Tabella di equiparazione con il comparto Ministeri;
caratterizzazione dirigenziale del ruolo Ufficiali dal grado di “Maggiore” e direttiva del ruolo Ispettori dal grado di “Maresciallo Aiutante”;
revisione delle modalità di carriera verticale, con maggiori opportunità per il personale più giovane ed in possesso di adeguati titoli di studio;
revisione delle modalità di carriera orizzontale del ruolo I.S.A.F. e del ruolo Ufficiali (sino al grado di Ten. Col.) con il potenziamento delle procedure per anzianità a scapito delle procedure più selettive;
contrattualizzazione della dirigenza delle Forze di Polizia ad ordinamento civile.
Il testo è inevitabilmente un compromesso tra le diverse esigenze, le diverse situazioni di partenza, le diverse culture organizzative e le diverse rivendicazioni del personale delle varie amministrazioni interessate.
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