Sindacati Militari

Guardia di Finanza in piazza: esplode il malcontento. Martedì la protesta davanti al MEF


Sindacati uniti nella protesta

Le principali sigle sindacali della Guardia di Finanza – USIF, SILF e SIAF – hanno proclamato lo stato di agitazione del personale e annunciato una manifestazione unitaria per martedì 14 ottobre, davanti al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), in via XX Settembre a Roma.
Una protesta che segna un passaggio di tensione importante nel comparto sicurezza: le Fiamme Gialle scendono in piazza per chiedere risposte concrete dopo anni di promesse e rinvii.


Le ragioni del malcontento

Alla base della mobilitazione c’è un malessere diffuso tra gli appartenenti al Corpo, che lamentano una distanza sempre più profonda tra la realtà quotidiana del servizio e le scarse attenzioni della politica.
Da tempo, i finanzieri attendono soluzioni su questioni centrali come il rinnovo contrattuale, le pensioni e le tutele professionali.
Le organizzazioni sindacali chiedono, in particolare, tre interventi chiave:

  • Rifinanziamento del fondo per la perequazione previdenziale, per evitare disparità di trattamento rispetto alle altre forze di polizia e ai militari;
  • Apertura immediata del tavolo per il rinnovo del contratto 2025-2027, con il pieno riconoscimento della specificità del comparto sicurezza e difesa;
  • Istituzione di un sistema stabile di relazioni sindacali, capace di garantire confronto, trasparenza e partecipazione sulle scelte che riguardano il personale.

La voce dei sindacati: “Chiediamo equità e rispetto”

«Da troppo tempo le nostre richieste restano senza risposta – denuncia Eliseo Taverna, segretario generale del SIAF –. Gli uomini e le donne della Guardia di Finanza garantiscono ogni giorno sicurezza, legalità e controllo economico del Paese, ma non ricevono il giusto riconoscimento in termini di tutele e retribuzioni. Chiediamo equità».
Taverna sottolinea come il rifinanziamento del fondo previdenziale sia una misura indispensabile per evitare disparità tra le diverse forze di polizia e i militari.
«È inoltre urgente – prosegue – aprire il tavolo per il rinnovo contrattuale: i nostri colleghi non possono aspettare ancora per vedersi riconosciuto il valore reale del loro lavoro».


Una mobilitazione che punta in alto

La manifestazione del 14 ottobre davanti al MEF si preannuncia partecipata e determinata, con delegazioni provenienti da tutte le regioni italiane.
Le sigle sindacali intendono richiamare l’attenzione del Governo su un comparto che, pur essendo strategico per la sicurezza economico-finanziaria del Paese, continua a subire ritardi e disattenzioni istituzionali.
Il messaggio è chiaro: le Fiamme Gialle vogliono essere ascoltate. E martedì, davanti al ministero dell’Economia, la loro voce sarà impossibile da ignorare.

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