Avvocato Militare

Guardia di Finanza congeda l’Appuntato ballerino. Dava lezioni di ballo e non dichiarava i pagamenti

(di Avv. Umberto Lanzo) – Un caso insolito sta agitando le acque all’interno della Guardia di Finanza. D.F., un appuntato delle Fiamme Gialle, è stato recentemente collocato in congedo a seguito di un’indagine che ha messo in luce un’apparente incompatibilità tra la sua carriera professionale e la passione per il ballo, in particolare la salsa. La vicenda ha sollevato non poche controversie.

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Il Fatto

D.F. ha intrattenuto, dal 2006, una comunicazione costante con la propria amministrazione sulla sua attività di ballo svolta al di fuori dell’orario di lavoro, assicurando che questa fosse gratuita o limitata a rimborsi spese conformi alle normative fiscali vigenti. Tuttavia, secondo le indagini, presso l’associazione di ballo cui appartiene D.F., veniva esercitata un’attività “professionale ed organizzata” con spettacoli e servizio bar, dove l’appuntato avrebbe gestito corsi e elezioni di ballo a pagamento, con entrate non dichiarate per circa 59.000 euro nell’anno 2022.

La Proprietà e le Accuse

Ulteriore complicazione emerge dal fatto che i locali utilizzati per l’associazione di ballo sono di proprietà dello stesso D.F., che oltre a essere maestro di ballo, ricopre anche il ruolo di vicepresidente dell’ente. Questa situazione ha sollevato sospetti di introiti in contanti non dichiarati.

La Difesa e il Ricorso

Il Finanziere ha presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, chiedendo la sospensione della decisione di congedo. La difesa contesta le accuse e chiede il reintegro dell’appuntato nella Guardia di Finanza.

Ordinanza sulla Sospensiva

Nonostante il ricorso, i giudici hanno respinto la richiesta di sospensiva, mantenendo la decisione del congedo fino al giudizio di merito. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria, presieduto dal dott. Marcello Bolognesi, ha ritenuto che i presupposti per un’accoglimento cautelare non sussistono, giudicando gli atti impugnati legittimi e non ravvisando un pericolo immediato nella situazione di D.F., che riceve introiti dall’associazione sia per le attività di ballo sia per l’affitto dei locali.

Il caso di D.F. pone luce su una situazione delicata, dove la passione per un’attività extralavorativa si scontra con gli obblighi professionali e le normative sulla trasparenza e l’incompatibilità. La decisione finale del Tribunale Amministrativo Regionale non solo influenzerà il futuro professionale dell’appuntato appassionato di salsa, ma stabilirà anche un precedente significativo sulle norme relative alle attività extra lavorative.

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