Graduati “dimenticati” dalla nuova direttiva? Anzianità e merito a rischio nell’Esercito
Il sindacato Itamil Esercito ha inviato una email ai massimi vertici militari per segnalare delle criticità riscontrate nell’applicazione della normativa sul riordino delle carriere per la categoria dei Graduati.
Nella lunga email indirizzata al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Carmine Masiello, e per conoscenza al Ministro della Difesa Guido Crosetto, l’organizzazione sindacale pone l’accento su alcune anomalie che risulterebbero dalla Direttiva 1039, che ha sostituito la precedente 2938.
Le criticità segnalate dal sindacato
Secondo quanto denunciato, la nuova direttiva non terrebbe adeguatamente in considerazione quanto disposto dalla legge del 2017 in merito alla valorizzazione della qualifica speciale di “Graduato Aiutante“. In particolare, non verrebbero conferiti in modo chiaro incarichi di maggiore responsabilità a coloro che rivestono tale grado apicale all’interno della categoria dei Graduati.
Il sindacato critica inoltre l’eccessiva generalizzazione operata nei confronti di tutti i “Graduati”, senza differenziare le carriere in base al grado. Viene inoltre inserito il concetto di “meritocrazia” per l’assegnazione di incarichi, ma senza fornire criteri oggettivi per valutare concretamente il merito.
Secondo Itamil Esercito, questo approccio non rispetterebbe pienamente le indicazioni contenute nella legge di riordino e introdurrebbe elementi di discrezionalità e potenziali scavalcamenti nelle progressioni di carriera. Un quadro che, oltre a rischiare di configurare violazioni normative, potrebbe compromettere la chiarezza delle regole e minare il principio stesso di meritocrazia.
I rischi per l’efficienza dell’Esercito e la carriera dei militari
Nella lunga missiva, il sindacato evidenzia inoltre il pericolo che una simile situazione possa tramutare l’Esercito in un soggetto di tipo aziendale, trascurando le antiche tradizioni militari legate all’anzianità e al grado rivestito. Un fattore, quest’ultimo, che potrebbe avere conseguenze negative sull’efficienza operativa e il morale del personale.
Per queste ragioni, viene chiesto un urgente intervento per revisionare la Direttiva 1039, allineandola completamente alle disposizioni contenute nella legge 244/2012 sul riordino delle carriere. L’obiettivo è assicurare che la valorizzazione delle qualifiche speciali sia rispettata, così come i principi di merito e professionalità nella progressione di tutti i Graduati.
La richiesta di modifiche e il dialogo con i vertici
Il sindacato dimostra di essere consapevole delle complessità del settore ma confida in un dialogo costruttivo con i vertici militari, al fine di trovare soluzioni condivise che possano garantire equità ed efficienza all’interno delle Forze Armate. Ora si attendono risposte in merito a questa segnalazione, che potrebbe costituire un primo passo per un proficuo confronto sul tema.
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