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GIUSEPPE, IL PRIMO RICORSO IN ITALIA PER I LIMITI D’ETÀ NELLE FORZE ARMATE

(di Elena Ricci) – Si chiama Giuseppe Malgioglio, ha 35 anni, romano, ed è il primo civile
italiano ad aver presentato un ricorso per quanto riguarda i limiti di età
nelle Forze Armate.

I limiti di età in Italia, sono un requisito presente sia
nei bandi di concorsi pubblici per quanto riguarda le Forze Armate e
dell’Ordine, sia per quanto riguarda altri tipi di impiego. Un requisito
questo, che compromette migliaia di giovani (si, giovani, perché a 35 anni non
si è “vecchi”), si trovano in situazioni molto precarie dal punto di vista
economico e lavorativo. C’è da dire anche, che l’Italia, insieme ad altri pochi
paesi, non si è ancora attenuta a quelle che sono le direttive europee, che non
prevedono alcun limite d’età nei concorsi pubblici. La storia di Giuseppe, è il
primo caso in tutta Italia, è una storia che dovrebbe far riflettere. Tutto è nato
da uno sfogo personale del Malgioglio, che ha dato vita ad una pagina facebook,
intitolata “Abolizione dei limiti di età nei concorsi statali, Forze
dell’Ordine e privati”, che in poco tempo ha raggiunto circa 3000 seguaci. 
La
preoccupazione, la rabbia del Malgioglio, nasce dal fatto che in qualsiasi tipo
di lavoro in Italia, esiste il limite di età fissato a 29 anni, meno che per i
lavori manovali, o sottopagati che oramai non vuole svolgere più nessuno.
Questi avvenimenti, come Giuseppe Malgioglio ci spiega in un’intervista, creano
caste e discriminazioni. La causa è stata portata anche in piazza, sotto
Montecitorio, in una manifestazione lo scorso 24 luglio. Una manifestazione
della quale il Malgioglio non conserva un bel ricordo, a causa di alcune discussioni
verificatesi con i sindacati, anche loro scesi in piazza lo stesso giorno. Ma
Giuseppe Malgioglio non si è arreso. Ha provato a partecipare al concorso per
allievo Maresciallo dei Carabinieri, ma al momento di inoltrare la domanda
online, il sistema l’ha rigettata poiché “il limite d’età era stato superato”.
Inoltrata una copia della pagina al suo legale, Fabio Buono, ha iniziato la sua
battaglia legale.

Il legale, citando una sentenza spagnola, che ha creato un precedente
europeo, per quanto riguarda l’inammissibilità ai concorsi a causa dell’età, ha
impugnato il bando di concorso e ha ricevuto la sua positiva risposta dal Tar
del Lazio, presso il quale era stato depositato il ricorso. Il Tar Lazio ha
disposto la riammissione provvisoria di Giuseppe Malgioglio, con riserva,
in via cautelare, a partecipare al concorso per allievo Maresciallo dei
Carabinieri all’età di 35 anni. Il primo caso in Italia. Il candidato è stato
avvisato il 18 dicembre 2014, un giorno prima della prova, pertanto essendo
stato impossibilitato a studiare, non ha superato la fase preliminare. E’
comunque questo, un primo passo, un primo caso, che in Italia fa
Giurisprudenza. Un primo risultato raggiunto dal movimento in questi due anni.
Un movimento, è bene precisare, mosso solo da una voglia di riscatto, di
giustizia, senza fini o ideali politici. Da questa storia, è nato anche un
libro scritto dallo stesso Malgioglio: “la cultura dei limiti di età nel mondo
del lavoro – con particolare riferimento alle forze di polizia e armate”.
Questo libro inizialmente era un dossier destinato alla Camera dei Deputati,
che forse, non ha ricevuto le attenzioni che meritava. Integrato da altri
dettagli, e dall’esperienza del Malgioglio è oggi un libro che si propone di
spronare a non arrendersi, tutti quelli che come lui, non vogliono rinunciare
al proprio sogno. La carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea
all’art. 21 e l’articolo 3 della Costituzione, parlano di non discriminazione e
uguaglianza. L’Italia non si sta attenendo.

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