Difesa

Gaza, svolta al valico di Rafah: i Carabinieri presidiano il passaggio. Crosetto: «Primi passi di pace»

 

Si profila la riapertura del valico di Rafah, punto nevralgico tra Gaza ed Egitto. L’apertura consentirà l’evacuazione di 50 palestinesi feriti, segnando un passo significativo verso la stabilizzazione dell’area. L’Italia si distingue con un ruolo di primo piano, grazie alla presenza dei Carabinieri, come sottolineato dal ministro Crosetto.

Tempistiche e Accordi in Corso

La riapertura, inizialmente prevista per domenica, potrebbe essere anticipata. Secondo fonti Hamas, l’apertura seguirà il rilascio di tre ostaggi israeliani e la liberazione di 90 detenuti palestinesi. I preparativi logistici sul lato palestinese sono in fase avanzata, con strutture alternative già predisposte.

Il Contributo Italiano nella Missione Europea

Un contingente di Carabinieri italiani, insieme a militari spagnoli e francesi, è stato dispiegato per garantire i controlli transfrontalieri. La missione, partita da Vicenza, si inserisce nel quadro dell’Eurogendfor, con l’obiettivo di assicurare protezione al personale EUBAM e assistenza nelle procedure di frontiera.

Aiuti Umanitari: L’Impegno Continua

Parallelamente, l’Italia intensifica gli sforzi umanitari con l’operazione “Un ponte per Gaza”, in collaborazione con la Giordania. Il piano prevede l’impiego di elicotteri NH 90 dell’Esercito e l’arrivo di navi cariche di aiuti alimentari, confermando il ruolo chiave dell’Italia nel sostegno alla popolazione palestinese.

 

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