Forze Armate, Modifiche per il riconoscimento della Pensione Privilegiata Ordinaria. Ecco cosa cambia
L’organizzazione sindacale SIAMO Esercito ha pubblicato una comunicazione riguardante l’assegnazione della Pensione Privilegiata Ordinaria (PPO) ai membri delle forze armate che hanno sviluppato infermità durante il servizio.
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Le modifiche procedurali
La comunicazione fa riferimento ad una lettera dell’Ispettorato Generale della Sanità Militare che ha informato delle modifiche procedurali per la gestione della PPO. Secondo la comunicazione, le Commissioni Mediche Ospedaliere (CMO) sono state invitate a semplificare e razionalizzare il processo di assegnazione della PPO, assegnando automaticamente una categoria tabellare ai fini della pensione alle invalidità riscontrate nei quattro anni precedenti il collocamento in congedo per limiti di età.
In particolare ha chiarito – in accordo con PREVIMIL e l’INPS – che “…al fine di semplificare, razionalizzare e ridurre i tempi di trattazione delle pratiche per la concessione della PPO, tenendo conto della criteriologia medico-legale discendente dagli art. 4 e 5 della citata legge 26 gennaio 1980 n. 9, le CMO provvedano ad ascrivere a categoria tabellare ai fini della PPO le invalidità accertate e definite a seguito di domande di ascrivibilità, ai fini del futuro diritto alla predetta prestazione, purché presentate nei quattro anni precedenti la data prevedibile per il collocamento in congedo per limiti di età, in relazione alla categoria, ruolo e grado rivestito, anche per le infermità già riconosciute dipendenti da causa di servizio”.
Cosa comporta per le Forze Armate
In pratica, ciò significa che il personale a meno di quattro anni dal congedo per limiti di età può presentare una richiesta di ascrizione ai fini del futuro diritto alla suddetta prestazione, senza la necessità di presentare una domanda di riconoscimento nel momento in cui si trovano a riposo. Sarà compito delle CMO verificare la validità di tali richieste e fornire un giudizio in anticipo sulla sezione PP della pensione privilegiata.
Ciò rappresenta una semplificazione importante – sottolinea il Siamo Esercito – per i membri delle forze armate che, a causa di infermità contratte durante il servizio, possono accedere più facilmente ai benefici della PPO.
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