FINANZIERI E POLIZIOTTI? PAGATI PER FARE I BAGNINI NELLA SPIAGGIA DEL QUIRINALE (VIDEO)
Parola di finanziere: “Lei sta entrando in una zona della presidenza
della Repubblica, l’accesso è vietato tranne a dipendenti del
Colle e ai loro familiari”.
della Repubblica, l’accesso è vietato tranne a dipendenti del
Colle e ai loro familiari”.
Il compito del militare è di fare la guardia a tre
chilometri di spiaggia a Castelporziano, a Ostia, e
impedire agli ignari bagnanti di mettere piede su quello che è territorio
esclusivo della residenza sul colle più alto di Roma. L’ingresso, ma anche il
semplice passaggio sono interdetti a tutti
quelli che non lavorano per il Quirinale: non si può camminare
sul bagnasciuga e anche a nuoto il transito è vietato a meno
di 300 metri dalla costa, come per i motoscafi. La normativa,
affermata dall’articolo 11 della legge 217 del 2011, spiega che resta sempre
fermo – anche in caso di concessioni – “il diritto libero e gratuito di accesso
e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione”. Eppure anche da
terra la situazione non cambia: a fare la guardia all’ingresso della spiaggia
presidenziale sono i Carabinieri che spiegano: “Noi
richiamiamo i turisti sbadati, se insistono scatta
la diffida e poi la denuncia”. Sì, perché quel
pezzo di Litorale romano, stretto fra il mare e la pineta, è
appannaggio esclusivo per chi lavora al Quirinale e nessun altro. “Basta pagare
una quota associativa di 60 euro l’anno”, spiegano i fortunati bagnanti.
chilometri di spiaggia a Castelporziano, a Ostia, e
impedire agli ignari bagnanti di mettere piede su quello che è territorio
esclusivo della residenza sul colle più alto di Roma. L’ingresso, ma anche il
semplice passaggio sono interdetti a tutti
quelli che non lavorano per il Quirinale: non si può camminare
sul bagnasciuga e anche a nuoto il transito è vietato a meno
di 300 metri dalla costa, come per i motoscafi. La normativa,
affermata dall’articolo 11 della legge 217 del 2011, spiega che resta sempre
fermo – anche in caso di concessioni – “il diritto libero e gratuito di accesso
e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione”. Eppure anche da
terra la situazione non cambia: a fare la guardia all’ingresso della spiaggia
presidenziale sono i Carabinieri che spiegano: “Noi
richiamiamo i turisti sbadati, se insistono scatta
la diffida e poi la denuncia”. Sì, perché quel
pezzo di Litorale romano, stretto fra il mare e la pineta, è
appannaggio esclusivo per chi lavora al Quirinale e nessun altro. “Basta pagare
una quota associativa di 60 euro l’anno”, spiegano i fortunati bagnanti.
Fonte:tvquotidiano.it