Sindacati Militari

Festa della Repubblica amara per i sindacati militari: “Esclusi dai festeggiamenti. La democrazia è davvero per tutti?”

Nel giorno della Festa della Repubblica, si levano voci critiche sul mancato invito alle celebrazioni delle associazioni sindacali militari.

Nel suo discorso per il 2 giugno, il Presidente Mattarella ha ricordato i valori di libertà e democrazia incarnati dalla Costituzione, nata dalla Resistenza. Ma per alcuni quei valori rischiano di rimanere lettera morta.

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L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri denuncia infatti l’esclusione delle organizzazioni di rappresentanza dei militari dai festeggiamenti ufficiali per la ricorrenza.  “Prendiamo atto, con grande rammarico, che nessuna delle associazioni professionali a carattere sindacale, rappresentative e non, è stata invitata, al pari delle altre associazioni, a presenziare alla manifestazione di oggi.” Un gesto letto come l’ultimo episodio di una serie di “scortesie” nei confronti di queste associazioni professionali a carattere sindacale.

Tra le rimostranze, la delusione per una legge che ha “scontentato tutti” e per regolamenti criticati come liberticidi. Accuse pesanti, che chiamano in causa i diritti garantiti dalla Carta e il rispetto delle prerogative sindacali delle forze armate.

Insomma, un 2 giugno all’insegna delle polemiche, con i sindacati militari sul piede di guerra per una festa che sembra celebrata a metà. La ricorrenza che dovrebbe unire gli italiani intorno ai valori repubblicani pare invece dividere ancora una volta il Paese.

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