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ESERCITO, SI È SPENTO A 41 ANNI VITO DIMAURO: DAI BERSAGLIERI ALLO SPORT, UNA VITA AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ

La comunità di Casarsa e l’11° Reggimento Bersaglieri piangono la prematura scomparsa di Vito Dimauro, capo fanfara stimato e amato da tutti, spentosi giovedì all’età di 41 anni dopo una battaglia durata circa un anno contro un male incurabile. Lascia nel dolore la moglie Rita e i tre figli Andrea, Federico e Dario, di cui il più grande frequenta la quarta elementare mentre il più piccolo ha appena un anno e mezzo. I funerali si terranno lunedì alle 14.30 nella chiesa di Casarsa, con la camera ardente allestita presso la casa funeraria Eredi Querin di San Vito.

Da Bari a Casarsa: una storia di integrazione e dedizione

Originario della provincia di Bari, Dimauro aveva scelto di stabilirsi alcuni anni fa a Casarsa, paese di Pasolini, dove si era perfettamente integrato grazie al suo spirito di iniziativa e alla sua naturale propensione al volontariato. Il suo impegno nel settore sportivo lo aveva portato a ricoprire ruoli di responsabilità nell’Asd Polisportiva Basket Casarsa, dove si era distinto come consigliere e responsabile del settore minibasket, guadagnandosi la stima e l’affetto di colleghi e giovani atleti.

Un’eredità di musica e solidarietà

La sua presenza attiva si estendeva ben oltre l’ambito militare e sportivo. Dimauro aveva dedicato tempo ed energie anche agli anziani della casa di riposo di San Vito, dove la sua musica e il suo sorriso avevano portato gioia e conforto. L’Associazione Nazionale Bersaglieri, attraverso le parole del presidente nazionale generale Giuseppenicola Tota, ha espresso il proprio cordoglio, sottolineando come lo spirito bersaglieresco di Dimauro continuerà a vivere nei cuori di tutti.

Un’ultima sorpresa per i giovani atleti

Il presidente dell’Asd Federico Fasan e il consigliere Natale Miorin hanno rivelato che Dimauro ha lasciato un regalo speciale alle squadre, legato alla sua passione per la musica, che verrà presto svelato ai giovani atleti. La Polisportiva ha deciso di onorare la sua memoria continuando l’attività sportiva, consapevole che questo sarebbe stato il suo desiderio. Il suo impegno e la sua dedizione rimarranno un esempio prezioso, specialmente per i più giovani, a cui ha dedicato energie e passione fino all’ultimo.

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