Esercito, Incidente alla polveriera: muore maresciallo Andrea Fagiani
Tragedia sul lavoro a Narni, dove nella prima mattinata di oggi è stato trovato morto il primo maresciallo dell’Esercito Andrea Fagiani, 49 anni, comandante del Deposito munizioni ed esplosivi “Mario La Barbera”, presso la frazione di Nera Montoro.
Andrea Fagiani circa 10 anni fa aveva ricevuto l’onorificenza al merito civile da parte del ministero degli Interni in qualità di capo artificiere, assieme ad altri, a seguito di un intervento ritenuto eroico, compiuto nel corso di un incidente stradale risalente al 31 maggio 2007 a Fonte Nuova ai danni di un’anziana signora, che riuscì a salvarsi grazie a lui e altri tre. Originario di Tor Lupara, specializzato in sminamento di ordigni bellici, era molto conosciuto per la sua professionalità. Da tempo lavorava nel sito di Montoro e vantava esperienze umanitarie in Africa.
Secondo i primi accertamenti il sottufficiale, mentre era impegnato in attività di servizio all’interno della struttura, sarebbe stato schiacciato da un muletto, dopo che il macchinario si e’ ribaltato. L’incidente risalirebbe alla giornata di ieri, ma solo stamattina un commilitone, al momento dell’arrivo a lavoro, si e’ accorto di quanto accaduto e ha dato l’allarme.
L’intervento del 118 si e’ pero’ rivelato inutile, visto che Fagiani era morto già da parecchie ore.
Sul posto sono giunti i Carabinieri del comando compagnia di Amelia, che svolgono le indagini sull’incidente sotto il coordinamento del sostituto procuratore della Repubblica di Terni Marco Stramaglia. Accertamenti sono stati attivati anche dal ministero della Difesa, tramite la struttura che si occupa della prevenzione degli incidenti sul lavoro per il personale delle forze armate.
Originario di Fonte Nuova (Roma), decorato al valore civile e da tempo a capo del deposito di Nera Montoro, Fagiani era conosciuto e stimato, oltre che per le sue abilita’ operative di artificiere, anche per aver prestato in passato servizio in Africa.
Un dramma, quello accaduto al comandante Fagiani, che riapre la riflessione sulla piaga delle morti bianche. Di “vera e propria strage intollerabile” parlano Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, e Roberto Perfetti, segretario regionale Ugl Umbria. I due rappresentanti sindacali chiedono “che venga urgentemente aperto un tavolo fra il Governo e le parti sociali con il fine di intensificare i controlli sui posti di lavoro e gli investimenti sulla formazione dei lavoratori per prevenire – concludono – simili tragedie”.