Esclusi dal tavolo, Traditi e Dimenticati. Sindacati Carabinieri e Finanza: “Preoccupati per mancata convocazione, contratti scaduti da 800 giorni”
“Pur riconoscendo la legittimità della convocazione dei Cocer, non possiamo che essere preoccupati per il mancato invito delle APCSM, atteso che le argomentazioni in discussione potrebbero, dal nostro punto di vista, portare ad una rivisitazione della L. 121/1981, che con gli eventi accaduti a Pisa, ha evidenziato la poca tutela del personale operante, a causa di strumentalizzazioni politiche volutamente organizzate ad arte, utilizzando la buona fede della maggior parte dei manifestanti”.
È quanto si legge nella lettera che l’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC) e SIM Carabinieri, hanno inviato al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Gli accadimenti di Firenze e Pisa – proseguono i sindacati – sono solo due gocce nell’oceano delle condizioni in cui le Forze dell’Ordine sono costrette a sottostare, così come sembrerebbe sia accaduto a Catania, costretti ad operare senza ‘manganelli’ a dimostrazione che le strumentali proteste politiche stanno mettendo in seria difficoltà le organizzazioni di Polizia e la stessa sicurezza del paese nel nome e per conto di quell’autorevolezza lesa nella sua più alta accezione. I Cocer, seppur legittimamente ancora presenti, essendo (politicamente parlando nel semestre bianco), non hanno il potere contrattuale di suggerire o condividere argomenti poiché alla fine del loro nobile percorso, rendendo in questo modo vane ed inutili le aspettative dei Carabinieri nelle argomentazioni in discussione. Per tali motivi, essendo la convocazione non riferita all’apertura delle trattative contrattuali ed avendo un carattere pressoché di confronto volto alla ricerca di soluzioni per migliorare le condizioni lavorative delle forze dell’ordine, auspichiamo anche la convocazione delle sigle sindacali che hanno raggiunto il requisito della rappresentatività o in alternativa essere convocati all’atto del riconoscimento del primo D.M. storico, che sancirà la nascita ufficiale del sindacalismo nel mondo militare, anche al fine di affrontare le argomentazioni di cui all’incontro del prossimo 06 marzo”.
Il Commento del SIM Guardia di Finanza
«Abbiamo analizzato con scrupolo la convocazione per il prossimo 6 marzo a Palazzo Chigi del tavolo con i rappresentanti delle forze dell’ordine, senza riscontrare alcun cenno al rinnovo contrattuale. Nonostante la nostra attenta lettura, a quasi 800 giorni dalla scadenza, gli operatori in uniforme che tutelano la sicurezza e la legalità nel nostro Paese sono ancora lasciati nell’incertezza. Questa mancanza di trasparenza e di impegno tangibile mette in luce il bluff del governo, che continua a ignorare le legittime richieste degli operatori in uniforme. Chiediamo al governo di evitare annunci infondati, tipo quelli degli ultimi giorni, per non deludere ulteriormente gli operatori del settore, già colpiti da un calo del 16% del potere d’acquisto negli ultimi tre anni».
Così in una nota Luigi Credentino segretario generale di Sim Sindacato militare Guardia di Finanza.
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