Elezioni a Roma ed in Umbria: elevato rischio astensionismo per Coronavirus. Quali tutele per le Forze di polizia?
Il referendum sul taglio dei parlamentari è in bilico. Il motivo: l’emergenza coronavirus. Ancora nessuna decisione è stata presa ufficialmente, ma la sensazione è che la prudenza possa avere la meglio anche in questo caso. L’ipotesi di un rinvio è già iniziata a circolare, e il referendum del 29 marzo targato Cinque Stelle rischia di slittare a inizio giugno. Il ragionamento è quello per cui, se il picco dei contagi dovesse avvenire tra qualche settimana, con l’approssimarsi della consultazione referendaria diventerebbe un serio problema organizzare i seggi nelle scuole, per giunta già chiuse in varie regioni.
Pare invece invece che a nessuno interessi delle ancora più imminenti elezioni supplettive del Senato che si terranno a Roma (1 marzo) ed in Umbria (8 marzo). Forte preoccupazione per le forze di polizia impiegate nei seggi durante la prossima tornata elettorale per le quali, sinora, non si conoscono le eventuali misure straordinarie che saranno adottate per tutelare il personale di servizio. Anzi ancora meno rassicurante è la raffica di annullamenti da parte dei politici che hanno deciso di non recarsi in Umbria in vista delle elezioni suppletive dell’8 marzo.
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Non solo. Il rischio “astensionismo” rischia di essere elevatissimo. Nelle elezioni suppletive dello scorso 23 febbraio a Napoli il giornalista Sandro Ruotolo è stato eletto al Senato con il sostegno di un’ampia coalizione di centrosinistra. Ruotolo ha trionfato con il 49% dei consensi, ma alle urne si è recato meno del 10% dei cittadini.
Eppure basterebbe unificare le elezioni supplettive a quelle del Referendum, e se non si vuol cedere all’emergenza del Coronavirus e del pericolo astensionismo, quanto meno ragioni in un’ottica di risparmio.