Difesa

Due soldati americani hanno imbrattato una colonna della Basilica Palladiana di Vicenza

Due soldati americani di 29 e 23 anni di stanza alla base americana “Del Din” di Vicenza hanno imbrattato – nella notte tra sabato e domenica scorsi – una colonna della Basilica Palladiana della città veneta. Lo ha reso noto, oggi, in un incontro con la stampa davanti alla Basilica, il sindaco Giacomo Possamai, accompagnato dal vicecomandante della Polizia locale Nives Pillan. Gli agenti sono risaliti ai responsabili anche con l’aiuto dei carabinieri del Nucleo Setaf della Caserma Ederle.

L’atto vandalico era stato commesso nella notte tra sabato e domenica scorsi. La mattina seguente dei passanti avevano trovato su una colonna del monumento palladiano un evidente scritta a vernice rossa – una sigla non meglio identificata e un numero – all’angolo tra piazza dei Signori e piazzetta Palladio. Dei due uomini, il 29enne è stato trovato ancora in possesso della vernice utilizzata per lo sfregio, che è stata sequestrata.

Oltre al fasciolo penale da parte della giustizia italiana, i due cittadini statunitensi rischiano anche di finire sotto inchiesta da parte dell’autorità militare Usa.  Le immagini di videosorveglianza delle telecamere comunali, e quelle fornite dagli ‘occhi’ di sicurezza di alcuni negozi, avevano permesso agli investigatori di riconoscere i volti di tre soggetti. Prima di raggiungere Piazza dei Signori e la Basilica, le immagini documentavano che due di loro avevano tracciato poco prima un disegno analogo su un totem informativo in piazza Matteotti, vicino al teatro Olimpico. L’identità dei militari è stata svelata grazie alla collaborazione dell’U.S. Department of Army Criminal Investigation Division.

I due soldati sono stati denunciati per il reato di imbrattamento di beni culturali. In base all’articolo 110-518 Duodecies “Distruzione, dispersione, deterioramento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici” rischiano la reclusione dai 6 mesi a 3 anni e la multa da 1.500 a 10.000 euro.

Appare invece più defilata la posizione di un terzo soldato che era con loro, che non avrebbe partecipato all’atto vandalico. La vernice rossa è stata trovata ancora in possesso del militare 29enne.

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