Editoriale

Due mesi fa il pentito Baiardo da Giletti: “Matteo Messina Denaro malato, farà una trattativa”

 

La notizia del giorno è l’arresto di Matteo Messina Denaro, il super boss latitante da 30 anni. Si trovava in una clinica di Palermo per sottoporsi a delle cure mediche, ma in qualche modo la sua cattura era stata “profetizzata” solo due mesi fa. A parlarne era stato Salvatore Baiardo, il pentito che aiutò la latitanza dei Graviano.

Il filmato è emerso in queste ore ed è subito diventato virale. Durante una puntata di ‘Non è L’Arena’ di novembre 2022, Massimo Giletti aveva intervistato Salvatore Baiardo, il gelataio piemontese che ha coperto i fratelli Graviano.

Baiardo aveva parlato direttamente della situazione dei condannati per Mafia: “L’unica speranza è che venga abrogato questo ergastolo ostativo” aveva detto il pentito. Il conduttore aveva sottolineato che forse il nuovo Governo avrebbe potuto smuovere le cose.

 

Salvatore Baiardo aveva previsto l'arresto di Matteo Messina Denaro

“Chissà che non arrivi un regalino – aveva aggiunto Baiardo – che un Matteo Messina Denaro, che presumiamo sia molto malato, faccia una trattativa lui stesso di consegnarsi per un arresto clamoroso“. In questo modo, diceva l’oggi 65enne, qualcuno in ergastolo ostativo potrebbe uscire “senza che si faccia troppo clamore”.

Chi è Salvatore Baiardo, il gelataio piemontese

La premonizione di Salvatore Baiardo si è avverata: da Giletti aveva aggiunto che “Tutto potrebbe già essere programmato da tempo” e che le trattative Stato-Mafia non si sarebbero mai veramente fermate.

La fonte non è esattamente sconosciuta agli ambienti di Mafia. Baiardo, ex gelataio di Omegna, è stato per lungo tempo il factotum dei fratelli Graviano. È stato lui a parlare con i magistrati fiorentini dei motivi dietro alle stragi del 1993.

In quel periodo, ha gestito la latitanza e il rifugio di Giuseppe e Filippo Graviano. Entrambi sono stati arrestati il 27 gennaio 1994 a Milano e scontano una condanna all’ergastolo.

Piantedosi pochi giorni fa aveva detto: “Spero di essere il ministro che arresterà Messina Denaro”

Sembrava solo l’ennesimo ministro dell’Interno che si augurava di mettere prestissimo le manette ai polsi dell’inafferrabile boss di Cosa nostra Matteo Messina Denaro, ma a Matteo Piantedosi questa volta è andata bene. “Mi auguro di essere il ministro che arresterà Messina Denaro” aveva detto Piantedosi lunedì scorso ad Agrigento dove era andato insieme al capo della Polizia Lamberto Giannini per un vertice sull’immigrazione. Piantedosi aveva parlato di Messina Denaro solo per rispondere ad una domanda dei giornalisti durante la conferenza stampa seguita al vertice. Sapeva qualcosa sul cerchio che si stava stringendo attorno al boss?

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