DOPO IL CARO BOLLETTE, A SVUOTARE ULTERIORMENTE LE “TASCHE” DEI CARABINIERI C’HA PENSATO IL NUOVO PREMIO PRODUZIONE
Il tanto atteso Fondo Efficienza dei Servizi Istituzionali (FESI), destinato a premiare economicamente l’attività svolta dal personale dell’Arma, quest’anno impoverirà le tasche dei Carabinieri.
L’assenza di fondi, nella recente Legge di Bilancio (dicembre 2022), destinati “all’anticipo contrattuale”, erogato lo scorso anno per compensare il mancato rinnovo di un accordo “già scaduto”, ha comportato quest’anno, per i soli Carabinieri contrattualizzati (da Car. a Cap.), la soppressione “dell’effettiva presenza in servizio” (pari a circa 200 euro in meno pro – capite).
Un passo indietro inaccettabile – afferma il Segretario Generale Carmine Caforio – che aumenta il disagio economico del personale dell’Arma in un momento storico di particolare tensione sociale e rilevante inflazione economica (superiore al 9%) che ha eroso il potere d’acquisto e non potrà ritenersi superata con la corresponsione della sola “vacanza contrattuale” (pari allo 0,50% della voce “stipendio”).
Un boccone amaro da digerire per le migliaia di donne e uomini Carabinieri – continua amareggiato Caforio, e aggiunge: se da un lato si continua a pretendere la massima efficienza, attraverso carichi di lavoro insostenibili – spesso non remunerati –, dall’altro non è più accettabile subire ulteriori penalizzazioni economiche che, oltre a sminuire l’operato del personale, non consentono alle loro famiglie di arrivare dignitosamente a fine mese.
USMIA, auspicando un autorevole intervento del Signor Ministro della Difesa, si aspetta una risposta concreta da parte del Governo tesa a sanare la grave iniquità e garantire – a regime – le indispensabili risorse per valorizzare la “specificità” del comparto, concetto ormai ridotto a uno slogan privo di qualsiasi contenuto concreto.