Domani storica protesta dei Carabinieri: per la prima volta in piazza davanti al Ministero della Difesa
Un grido d’allarme si leva dalle file dell’Arma dei Carabinieri. Domani, 7 giugno, l’associazione sindacale Unarma si mobiliterà di fronte al Ministero della Difesa per richiamare l’attenzione sulle precarie condizioni economiche e lavorative in cui versano gli uomini e le donne in divisa. Una situazione che, secondo il sindacato, non può più essere ignorata.
Il nodo irrisolto del contratto di lavoro
Al centro della protesta c’è il nodo irrisolto del contratto di lavoro. Nonostante gli stanziamenti del governo, le risorse messe a disposizione coprono appena il 30% della perdita del potere d’acquisto registrata negli ultimi tre anni. Un dato allarmante, che testimonia come le richieste dei Carabinieri non trovino adeguata risposta da parte delle istituzioni.
La denuncia del segretario generale Antonio Nicolosi
“È evidente che le nostre istanze non vengono ascoltate né affrontate con la dovuta serietà”, dichiara con amarezza Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma. “Questo solleva gravi dubbi sulla capacità del Comando Generale e del Ministero della Difesa di gestire in modo efficace ed equo le esigenze di chi, ogni giorno, si spende per garantire la sicurezza dei cittadini”.
La mobilitazione, che prenderà il via alle ore 10 in piazza San Bernardo, a due passi dal Ministero della Difesa, non vuole essere solo una denuncia delle criticità esistenti, ma anche un invito aperto a tutti coloro che hanno a cuore i diritti e la dignità dei lavoratori in divisa.
La protesta di Unarma riaccende i riflettori su un tema troppo spesso trascurato: la tutela di coloro che sono in prima linea per difendere la legalità e l’ordine pubblico. Un compito delicato che merita il giusto riconoscimento non solo a parole, ma anche nei fatti.
L’appuntamento è, dunque, per domani, 7 giugno, in piazza San Bernardo. Una mobilitazione che vuole essere un segnale forte e chiaro: i Carabinieri meritano ascolto, rispetto e azioni concrete. Perché la sicurezza dei cittadini passa anche dalla valorizzazione di chi, ogni giorno, la difende in prima persona.
Infodifesa è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).
Cosa aspetti?
Al costo di meno di un caffè al mese potrai leggere le nostre notizie senza gli spazi pubblicitari ed accedere a contenuti premium riservati agli abbonati – CLICCA QUI PER ABBONARTI