DIVENTANO VIGILI DEL FUOCO, MA NON HANNO MAI SPENTO UN INCENDIO. LO SFOGO DEI FORESTALI
Roma, 8 novembre 2016 – “I decreti con cui Cesare Patrone, capo del Corpo forestale, trasferisce il personale che doveva salvaguardare e che invece ha ‘svenduto’ non tengono minimamente conto della carriera e delle professionalità dei singoli dipendenti, ma si basano esclusivamente sulla documentazione, incompleta e mal tenuta, agli atti dei nostri uffici. In sostanza, una aberrante mistificazione della realtà. L’ennesima umiliazione per i forestali italiani”.
Lo dichiarano in una nota i sindacati di categoria Sapaf, Ugl Cfs, Fp Cgil e Dirfor.
“Come è noto – spiegano i segretari generali Marco Moroni, Danilo Scipio, Francesca Fabrizi e Maurizio Cattoi – la ‘riforma’ prevede il passaggio nei carabinieri e l’assorbimento di aliquote minori di operatori in altre amministrazioni dello Stato. Qui è stato compiuto un altro colpo di mano contro i forestali. Ai vigili del fuoco, ad esempio, andrà personale assegnato solo pochi mesi fa ad un nucleo speciale che si occupa, sulla carta, anche di antincendio boschivo, ma che in 20 anni di attività non ha mai spento un fuoco. Ci sono funzionari che hanno responsabilità direttive da pochi mesi, dunque senza esperienza alcuna e operatori che non hanno più i requisiti fisici necessari”.
“Ma non è finita – proseguono i sindacalisti -, anche alla guardia di finanza saranno assegnate persone non più idonee al servizio di soccorritore alpino perché non svolgono queste mansioni da anni mentre nell’elenco di coloro che vestiranno la divisa della polizia di Stato manca l’unico iscritto all’albo docenti della p.s. che è stato dirottato, assieme ad altri giovani e preparati colleghi, verso i carabinieri.
Infine, al Ministero delle politiche agricole saranno assegnati uomini e donne sulla base di criteri ignoti che non trovano riscontro in nessuna ipotesi diversa dalla mera, vecchia, cara raccomandazione”.
“Insomma – concludono le organizzazioni sindacali – il capo del Corpo sciolto, ci si passi la battuta, che finora ha fatto tutto quel che era possibile fare per cancellare e umiliare i forestali, ora si arroga il diritto di modificare, senza averne titolo e competenze, anche la tabella del decreto legislativo 177/2016, che dispone queste assegnazioni. L’ennesimo atto di arroganza che contrasteremo in ogni modo”.