Carabinieri

Diritto alla genitorialità e lavoro notturno: nuova circolare dell’Arma dei carabinieri

Normative a sostegno della genitorialità nel personale delle Forze di Polizia

La recente circolare del Generale di Divisione Marco di Minicucci, Sottocapo di Stato Maggiore dell’Arma dei Carabinieri, rappresenta un importante passo avanti nella promozione della tutela della famiglia e della genitorialità nel contesto del personale delle Forze di Polizia a ordinamento militare.

L’articolo 41 del decreto del Presidente della Repubblica n. 511 del 2009 e l’articolo 45 del decreto legislativo n. 952 del 2017 prevedono l’esonero, su richiesta, dal servizio notturno per il personale delle Forze di Polizia che si trova in situazioni monoparentali, compresi i genitori unici affidatari, fino al dodicesimo anno di età del figlio convivente.

È fondamentale sottolineare che, secondo l’art. 1 legge 54 del 2006, in caso di cessazione della convivenza dei genitori, il minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori. La giurisprudenza successiva ha confermato che l’affidamento condiviso dei figli può essere derogato solo se risulta pregiudizievole per l’interesse del minore o se il genitore non collocatario è totalmente inadempiente ai propri doveri.

Esonero dal servizio notturno

In questa prospettiva, la circolare riconosce che, nel caso in cui il giudice disponga la convivenza del minore, a periodi alterni, con entrambi i genitori, il personale delle Forze di Polizia a ordinamento militare può beneficiare dell’esonero dal servizio notturno nei periodi in cui dimostra di convivere con il minore. Questa disposizione mira a garantire la reale cura del minore da parte dei genitori conviventi e ad assicurare una corretta pianificazione dei servizi da parte dell’Amministrazione.

Pianificazione efficiente dei servizi: il ruolo dell’Amministrazione nell’implementazione della normativa

Affinché il beneficio possa essere concesso e i servizi possano essere adeguatamente organizzati, il personale interessato dovrà presentare al proprio superiore gerarchico una copia conforme del dispositivo di sentenza o del verbale omologato dal Tribunale, o in alternativa, una dichiarazione sostitutiva di certificazione che contenga le condizioni di affido e indichi chiaramente i giorni in cui i figli saranno affidati al militare.

Promozione di politiche di pari opportunità e tutela della famiglia all’interno dell’Arma dei Carabinieri

Questa nuova disposizione rappresenta un passo importante verso la promozione di politiche di pari opportunità, tutela della famiglia e della genitorialità all’interno dell’Arma dei Carabinieri. Grazie a questa norma, si offre un sostegno concreto e una flessibilità necessaria al personale delle Forze di Polizia che si trova in situazioni monoparentali, garantendo un equilibrio tra le esigenze operative e la necessità di preservare i legami familiari.

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