DIFESA:ABOLIZIONE AUSILIARIA, OMOGENIZZAZIONE UFFICIALI E PROMOZIONI PRIMA DEL CONGEDO
e controllori, eliminazione delle disposizioni che nel 2000 e nel 2003 avevano
introdotto i premi di rafferma per evitare l’esodo dei piloti militari e dei
controllori militari del traffico aereo verso le compagnie aeree e l’Enav che garantivano
trattamenti economici più elevati.
spese relative alle indennità di missione dei membri dei consigli della
rappresentanza militare. I membri dei consigli fruiscono del trattamento di
missione intero o forfettario nella misura di 110 euro/giorno a differenza del
restante personale che per disposizioni per il contenimento della spesa è
obbligato a fruire di vitto e alloggio a carico dell’amministrazione.
dell’attribuzione agli ufficiali delle Forze armate e gradi equiparati e forze
di polizia del trattamento economico previsto per i colonnelli/primo dirigente
al compimento di 13/15 anni di servizio e di brigadiere generale/dirigente
superiore con 23/25 anni di servizio, pur non rivestendo il relativo grado o
funzione detta anche “omogenizzazione stipendiale”. Contestuale attribuzione
dell’assegno funzionale previsto per gli ufficiali provenienti dai ruoli
inferiori.
promozioni al grado superiore alla vigilia del collocamento in congedo. Le
cosiddette “promozioni alla vigilia” attribuiscono benefici economici al
personale in servizio per un solo giorno con effetti di natura pensionistici.
trattamento di ausiliaria riservato al personale militare. La posizione di
ausiliaria è una particolare posizione giuridica afferente lo status militare
alla quale accede il personale militare che abbia raggiunto il limite di età
previsto per il pensionamento in ciascuna arma, ciascun ruolo e ciascun grado e
può essere chiamato a prestare servizi che non siano riservati, da disposizioni
di legge o di regolamento. Al personale transitato nella posizione di
“ausiliaria” è corrisposta una indennità economica. Al militare in ausiliaria
compete, in aggiunta al trattamento di quiescenza, una indennità annua lorda,
pari al 70 per cento della differenza tra il trattamento di quiescenza
percepito e il trattamento economico spettante nel tempo al pari grado in
servizio dello stesso ruolo, e con anzianità di servizio corrispondente a
quella effettivamente posseduta dal militare all’atto del collocamento in
ausiliaria.
norme che permettono i richiami in servizio del personale militare. Dallo stato
di previsione per la Difesa per l’anno 2011 risultano essere stati richiamati
in servizio 187 ufficiali, 4 marescialli, 1 sergente. Il personale richiamato
gode del trattamento previsto per il grado/livello di quello in servizio
permanente effettivo.
trattamento economico a carico dello Stato per il personale religioso operante
nell’ambito delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinariato militare.
Con l’intesa fra il Ministro dell’Interno e il Presidente della Conferenza
episcopale italiana, firmata il 9 settembre 1999 e resa esecutiva con D.P.R.
n.° 421 del 27/10/1999, si stabiliscono le modalità per assicurare l’assistenza
spirituale al Personale della Polizia di Stato di religione cattolica. In
particolare gli articoli 12 e 13 stabiliscono che il trattamento economico
riconosciuto ai “Cappellani” sia corrisposto dal ministero dell’Interno. La
Polizia di stato ha in organico circa 124 Cappellani.
e Comellini quanto fino a qui illustrato se realizzato permetterebbe di
ottenere immediati risparmi strutturali per oltre 500 milioni all’anno, circa
un miliardo se consideriamo anche la proposta riguardante gli immobili della
difesa da utilizzare per il ricollocamento degli uffici e caserme delle Forze
di polizia e vigili del fuoco, fino ad arrivare a circa 5 miliardi complessivi
nell’ipotesi di una completa unificazione delle Forze di polizia (Polizia di
Stato, Carabinieri, Guardia di finanza, polizia penitenziaria, Corpo forestale
dello Stato).europaquotidiano.it

