DIFESA, IL SOTTOSEGRETARIO ROSSI SI DIMETTE DOPO IL SERVIZIO DELLE IENE
Il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, ha rimesso le proprie deleghe dopo una trasmissione televisiva delle Iene da cui emergerebbe che un parlamentare – il deputato Mario Caruso (democrazia solidale centro democratico) – avrebbe formalmente assunto il figlio del sottosegretario, che non si presenterebbe mai al lavoro, per fargli un favore, e che lo stipendio in realtà gli arriverebbe dall’ufficio del padre.
«LE SPESE SONO RENDICONTATE». «In ogni caso», ha aggiunto Rossi, «al fine di non coinvolgere l’amministrazione che rappresento e per svolgere ogni azione in piena libertà e con maggiore serenità, ho deciso di rimettere le deleghe conferitemi dal Ministro della Difesa». «Con questa iniziativa», ha proseguito il sottosegretario, «voglio fare chiarezza per evitare che queste informazioni siano strumentalizzate: le spese relative ai collaboratori sono rendicontate, e questo basta per dimostrare da chi realmente dipende l’impiegato e viene retribuito».
LA DENUNCIA DI UN’ASSISTENTE PARLAMENTARE. «Ho dato mandato a uno studio legale al fine di tutelare l’immagine mia e di mio figlio ed esaminare la possibilità di contestare le accuse che mi sono state rivolte nelle opportune sedi legali». Il servizio delle Iene riguarda la denuncia di una giovane assistente parlamentare che sostiene di lavorare senza contratto e senza retribuzione da un anno e mezzo per il deputato Caruso. Nell’intervista a Le Iene la ragazza (volto oscurato e nome sconosciuto) racconta di aver cominciato con uno stage di tre mesi e di essere andata avanti da allora senza retribuzione, subendo anche qualche avance sessuale: «Una sera, al ristoraate, l’onorevole mi ha fatto capire che se fossi andata al letto con lui mi avrebbe aiutato».
DENUNCE DI DIVERSE AVANCE. La ragazza mostra anche un messaggino inviatole dal deputato qualche giorno dopo, a mezzanotte: «Sono a casa, valuta te cosa fare». La ragazza ha anche registrato un suo colloquio con il deputato. «Non è che se ti avessi detto di sì mi avresti dato il lavoro?». «No, quelle sono cose separate e distinte», la replica di Caruso. Riguardo al figlio del sottosegretario Rossi, il deputato Caruso – sempre a telecamera nascosta – spiega che lo avrebbe assunto per fare «una cortesia» al padre perché lui non poteva assumerlo direttamente e che comunque «lo paga il padre». Pressato dalle Iene, il deputato Caruso nega di aver chiesto alla sua collaboratrice prestazioni sessuali, sostiene che la ragazza ha fatto solo uno stage di tre mesi e dice di aver assunto il figlio del sottosegretario Rossi dopo aver fatto «una valutazione delle sue capacità».