Deputato Fassina ferito in scontro con la polizia. Ministro Lamorgese chiede a Gabrielli di verificare comportamento agenti
Il deputato di Leu Stefano Fassina è rimasto ferito nel corso di una manifestazione a Roma in cui si sono verificati momenti di tensione con le forze di Polizia. Insorgono il Pd e Leu, che invitano il Viminale di fare chiarezza, e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha chiesto al capo della Polizia Franco Gabrielli di avviare gli accertamenti per capire come siano andate i fatti.
Tutto è avvenuto in pochi minuti davanti alla sede di Roma Metropolitane, l’azienda pubblica che per conto del Campidoglio si occupa di tutte le funzioni connesse alla realizzazione, ampliamento, prolungamento e ammodernamento delle linee metropolitane della Capitale: nel pomeriggio i lavoratori a rischio licenziamento hanno dato vita ad un sit in per protestare contro la scelta del Comune di non ricapitalizzare la società, al quale hanno partecipato alcuni esponenti politici tra cui proprio Fassina. Che, prima di rimanere ferito, si era scagliato contro Virginia Raggi. “La sindaca – aveva spiegato Fassina – porta deliberatamente le aziende municipali verso il fallimento per privatizzarle e regalare ai soliti noti servizi essenziali e grandi profitti da attività in monopolio. Oggi in Giunta è il turno di Roma Metropolitane con conseguenti 45 esuberi”.
E in serata la sindaca di Roma Virginia Raggi ha espresso solidarietà a Fassina e “ai sindacalisti Natale Di Cola e Alberto Civica. Noi – sottolinea – abbiamo sempre scelto la strada del dialogo e del confronto” Le tensioni sono esplose quando un collaboratore dell’ assessore capitolino alle Partecipate ha tentato di entrare nel palazzo che ospita la società e ha trovato i lavoratori che presidiavano l’ingresso. Dopo un primo tentativo andato a vuoto, ha chiesto allora agli agenti che erano presenti sul posto di scortarlo. “L’intervento si è svolto senza caschi e manganelli” sottolineano fonti di Polizia e dai video diffusi in rete si vedono effettivamente alcuni poliziotti che, in divisa ma non in tenuta antisommossa, si avvicinano all’edificio e vengono fronteggiati dai manifestanti che bloccano l’ingresso con uno striscione. Gli agenti provano a forzare il blocco tentando di far arretrare le persone, tra cui Fassina che ad un certo punto resta incastrato tra di loro. Dopo alcuni istanti di tensione, le forze di polizia riescono ad entrare, con il parlamentare di Leu e altre due persone che cadono in terra.
Fassina è stato portato al San Giovanni in ‘codice rosso per dinamica’, a causa di un trauma da schiacciamento. Ai soccorritori avrebbe spiegato lui stesso di essere caduto e poi una volta a terra alcune persone gli sarebbero passate addosso. Per accertare come siano andati i fatti il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha chiesto al capo della Polizia Franco Gabrielli “di verificare se l’intervento delle forze di polizia presenti sia stato svolto in maniera corretta e senza violazioni di legge”. Spiegazioni che pretendono anche Pd e Leu. “Quanto è avvenuto davanti alla sede di Roma Metropolitane è molto grave. Si faccia immediata chiarezza, siamo vicini a lavoratori, sindacalisti, consiglieri e deputati” dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti mentre Nicola Fratoianni chiede che “qualcuno al Viminale spieghi al Parlamento e all’opinione pubblica perché nel 2019 lavoratori che difendono il proprio posto di lavoro siano picchiati dalle forze dell’ordine e perché rappresentanti sindacali e parlamentari vengano feriti”. Di “violenza inaccettabile” contro una manifestazione a sostegno di oltre 150 lavoratori che rischiano il licenziamento parla la Funzione Pubblica Cgil Nazionale. Fatti “inaccettabili” per il sottosegretario all’Istruzione Peppe De Cristofaro secondo il quale “tutto il governo deve prendere posizione” di fronte ad una “pagina incompatibile con la democrazia