Decreto migranti: 400 militari di rinforzo in alcune stazioni ferroviarie
Espulsioni più facili «per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato», stretta sul fenomeno dei falsi minorenni con l’espulsione di chi mente sull’età, possibilità di accogliere nei Centri ordinari – e non in quelli per minorenni – chi ha tra i 16 ed i 18 anni, impiego della Guardia costiera negli hotspot, 400 militari in più a presidio delle principali stazioni ferroviarie italiane. Dopo il decreto Cutro di marzo e quello della scorsa settimana che ha allungato i tempi di trattenimento nei Cpr, arriva il terzo provvedimento sui migranti del governo Meloni.
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Stranieri pericolosi
Il nuovo decreto è atteso oggi all’approvazione del Consiglio dei ministri. L’ulteriore stretta è contenuta in un testo di 13 articoli, in cui trova posto anche uno stanziamento di 20 milioni di euro annui per Polizia e Vigili del fuoco, «anche alla luce dei maggiori impegni connessi all’eccezionale afflusso migratorio». La prima scommessa è quella di allontanare dall’Italia gli stranieri pericolosi, anche se hanno un permesso di soggiorno di lungo periodo. Si prevede infatti che l’espulsione «può essere disposta per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato dal ministro dell’Interno», dandone preventiva notizia al presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri. Quando ricorrono gravi motivi di pubblica sicurezza l’espulsione è disposta dal prefetto. E può essere allontanato anche chi è destinatario di una misura di sicurezza. Il questore può inoltre dire no al reingresso dell’espulso che ha presentato ricorso se ritiene che la sua presenza possa procurare «gravi turbative o grave pericolo all’ordine pubblico o alla sicurezza pubblica».
Domande di asilo reiterate
Uno degli articoli punta poi ad evitare che le domande di asilo reiterate – a volte anche sulla scaletta dell’aereo che dovrebbe riportare il migrante in patria – blocchino l’allontanamento disposto. Sarà infatti il questore e non la Commissione territoriale asilo a decidere in via preliminare in questo caso. C’è quindi il giro di vite sul fenomeno dei falsi minorenni, chi cioè dichiara di essere under 18 per poter usufruire delle facilitazioni previste dalla legge. Sono 21mila i minori soli ospitati dalle strutture – che hanno costi elevati – ed i Comuni chiedono da tempo un aiuto. Il decreto prevede così che, in caso di indisponibilità di strutture dedicate, il prefetto possa disporre il provvisorio inserimento del minore – che ad una prima analisi appare di età superiore ai 16 anni – per un periodo comunque non superiore a 90 giorni, in una specifica sezione dedicata nei centri ordinari. Si prevede inoltre che l’autorità di pubblica sicurezza, in caso di arrivi consistenti, possa disporre lo svolgimento di rilievi antropometrici o di altri accertamenti sanitari, anche radiografici, volti ad individuare dell’età, comunicandolo al tribunale dei minorenni che deve autorizzare. Se sulla base degli accertamenti lo straniero viene condannato per aver dichiarato il falso sulla sua età la pena può essere sostituita con l’espulsione
Sovrafollamento degli hotspot
Altra criticità che il provvedimento intende affrontare è quella del sovrafollamento degli hotspot – Lampedusa in primis – in caso di arrivi massicci. Si dà quindi la possibilità al ministero dell’Interno di avvalersi del concorso delle attività logistiche delle Capitanerie di porto – Guardia costiera. Nel contempo, dal 2024 al 2028, è autorizzato il reclutamento nel Corpo, per ciascun anno, di 100 volontari. Si potrà poi derogare – nei casi di situazioni di estrema urgenza connesse ad arrivi consistenti e ravvicinati – ai parametri di capienza per le strutture fissate da Regioni ed enti locali, nella misura non superiore al doppio di quella prevista. La tassa per i rifiuti non è dovuta per le strutture comunali che ospitano migranti, ed il servizio di smaltimento può essere assicurato dai prefetti.
Operazione “Strade sicure”
C’è, infine, il rafforzamento dell’operazione Strade sicure che vede al momento 5mila militari impegnati nelle citta per la vigilanza di siti sensibili: erano 7mila prima del taglio operato dal governo Conte 2. Saranno dispiegati ulteriori 400 militari per il presidio delle stazioni ferroviarie, in primis quelle di Milano, Roma e Napoli.
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