Crosetto a Verona per onorare i tre Carabinieri caduti. “Siamo Carabinieri, sappiamo anche di dover rischiare”

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Il ministro della Difesa in visita ai feriti e alle famiglie colpite

Roma. – Un pomeriggio di silenzio, dolore e riconoscenza. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha reso omaggio ai tre militari dell’Arma dei Carabinieri caduti durante il tragico episodio che ha scosso la città di Verona, recandosi nella sala mortuaria dell’ospedale di Borgo Roma per un momento di raccoglimento e preghiera.
Un gesto sobrio, ma carico di significato. “Un saluto doveroso e commosso, carico di rispetto e gratitudine per chi ha donato la vita al servizio dello Stato: il Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, il Carabiniere Scelto Davide Bernardello e il Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà”, ha scritto Crosetto in un post sui social.

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La visita ai militari feriti: “Coraggio e senso del dovere”

Dopo il momento di raccoglimento, il ministro ha fatto visita ai Carabinieri rimasti feriti, ricoverati presso gli ospedali di Borgo Trento e Negrar, per portare di persona il sostegno e la vicinanza dell’intera Difesa italiana.
“Ho voluto incontrarli – ha spiegato Crosetto – per esprimere, a nome mio e della grande famiglia della Difesa, la più sentita vicinanza e la profonda gratitudine per il loro coraggio e per l’altissimo senso del dovere dimostrato”.
Parole che racchiudono l’essenza dello spirito dell’Arma, uomini e donne che – come ha ricordato il ministro – incarnano “la forza, la dignità e lo spirito di servizio che contraddistinguono le nostre Forze Armate e le Forze dell’Ordine”.

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“Il loro sacrificio non sarà dimenticato”

In un passaggio particolarmente toccante, Crosetto ha voluto sottolineare come i tre militari caduti abbiano perso la vita “compiendo fino all’ultimo istante il proprio dovere”, ribadendo che “il loro sacrificio non sarà dimenticato”.
Un messaggio di unità e riconoscenza, esteso anche alle famiglie delle vittime, colpite da una perdita che nessuna parola può alleviare. “In questo momento di profondo dolore – ha aggiunto – rinnoviamo il nostro cordoglio per la scomparsa di tre persone speciali: Uomini dello Stato”.

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Il sostegno dell’Arma e della Difesa

Accompagnato dal Comandante Generale dei Carabinieri, Generale Salvatore Luongo, il ministro ha fatto il punto della situazione sull’accaduto e sulle condizioni dei militari coinvolti.
Crosetto ha assicurato “il massimo supporto della Difesa all’Arma, alle famiglie colpite e a tutto il personale impegnato”, estendendo il suo pensiero anche agli agenti della Polizia di Stato e ai Vigili del Fuoco coinvolti nell’esplosione.
“Ci inchiniamo di fronte alla drammaticità degli atti – ha dichiarato – e possiamo solo dire alle loro famiglie che noi ci siamo e ci saremo per cercare di colmare un vuoto che nessuno può colmare”.

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“Siamo Carabinieri, sappiamo anche di dover rischiare”

A conclusione della visita, il ministro ha voluto condividere un momento di intensa umanità: le parole di uno dei militari feriti, che gli ha detto con fierezza, “Siamo Carabinieri, sappiamo anche di dover rischiare”.
Una frase che racchiude il senso profondo della divisa, l’onore e il coraggio di chi ogni giorno serve il Paese, spesso lontano dai riflettori, consapevole dei rischi ma fedele fino in fondo al proprio giuramento.
“Ecco, questi sono i Carabinieri. Ricordiamocelo”, ha concluso Crosetto.

Un monito, ma anche un tributo. Perché la memoria dei tre militari caduti – Piffari, Bernardello e Daprà – diventi simbolo di dedizione e sacrificio al servizio della Repubblica.