Covid: per i militari dell’Esercito niente straordinari. “È il momento di far sentire la nostra voce”
“È il momento di far sentire la nostra voce e dire basta a continue discriminazioni che si perpetuano da anni! Niente fondi per pagare i militari impiegati in servizio dipubblica utilità ed emergenza. Il Governo assegna fondi perpagare gli straordinari solo alle forze di polizia”. È quantoafferma Francesco Gentile , delegato Cocer.
“In un periodo storico che ci ha visti schierati a compiere uno sforzo abnorme per poter fronteggiare al meglio l’emergenza pandemica e sostenere la nostra popolazione, il Governo procede con continue assegnazioni di risorse aggiuntive per il lavoro straordinario solo a favore delle Forze di Polizia dimenticandosi totalmente delle donne e degli uomini delle Forze Armate”,sottolinea Gentile.
“Il personale dell’Esercito sta intervenendo ininterrottamenteda più di un anno nelle RSA, negli ospedali e in tutte leoperazioni di emergenza per contrastare la pandemia ed aiutare lapopolazione; tutto questo continuando a garantire la sicurezza ele operazioni tipicamente militari che non si sono mai interrotte”, ricorda il delegato Cocer.”Dopo tutto questo, il personale con le stellette – le stesse donne e gli stessi uomini che vedete nei Drive Trough, negli ospedali e in strada – si sentono depauperati nella loro economia e nel loro animo per la grave sperequazione sociale efinanziaria”, insiste Gentile.
“Alla luce di questa apparente ed immotivata discriminazione ditrattamento economico fra due Comparti dello stesso Stato,parimenti impiegati per le stesse ragioni dallo stesso Governo edal Parlamento, l’indignazione è tanta, e forte è il peso della discriminazione che ancora ricade, nonostante tutto, nel riconoscimento della professionalità di chi veste l’ uniforme ed è sempre pronto ad intervenire in tempi record conseguendo risultati di altissimo spessore”, prosegue il delegato Cocer.
“Le donne e gli uomini dell’ Esercito continueranno a operare,come sempre, per la difesa e la sicurezza del Paese e dei suoi cittadini, consapevoli dei principi e dei valori peculiari di chiha scelto di indossare l’ uniforme e servire il Paese in armi, con fiducia nei confronti del proprio Governo e con la speranza di non essere discriminati ma tutelati”, conclude Gentile.