CORRETTIVI AL RIORDINO, LA POLIZIA AUMENTA I “GENERALI”. MEZZO MILIONE DI SPESA IN PIU’
Riportiamo una parte del Parere favorevole del Consiglio di Stato sulle modifiche da apportare al riordino delle carriere. “Sotto un primo profilo, non può che confermarsi il principio secondo cui il mancato recepimento di una parte della delega entro il termine di scadenza consuma definitivamente il relativo potere, e tale mancato esercizio non può essere recuperato in sede di adozione di decreti correttivi. Tramite questi ultimi sono consentite, appunto, “integrazioni e correzioni” (anche rilevanti), a seguito di un periodo di “sperimentazione applicativa” riguardanti le parti di delega già esercitate, ma non un esercizio tardivo, per la prima volta, della delega.
Inoltre, lo strumento del correttivo non può nemmeno costituire una sorta di “nuova riforma”, pur rispettosa della delega originaria, che modifichi le scelte operate in sede di prima esercizio della delega, attuando un’opzione di intervento radicalmente diversa da quella del decreto legislativo oggetto di correzione
Va rilevato che nel testo sono apportate circa 400 integrazioni e correzioni al decreto legislativo n. 95 del 2017, entrato in vigore poco più di un anno fa.
Tale modalità di normazione, come è stato già rilevato nel parere emesso dalla Commissione speciale il 12 aprile 2017, oltre a rendere non agevole la lettura del provvedimento, lascia inalterata la frammentarietà e la stratificazione del complesso di disposizioni che disciplinano l’ordinamento delle Forze di polizia. Secondo quanto sottolineato in quel parere, tale modalità, seppur comprensibile, non appare del tutto in linea con gli obiettivi di better regulation e di semplificazione che costituiscono princìpi informatori della delega.”
Il parere nel richiamare alcune dettagliate modifiche da apportare ai correttivi sottolinea l’immotivato aumento dei dirigenti generali della Polizia di Stato.
“La Tabella A allegata al d.P.R. n. 335 del 1982 viene sostituita – con l’articolo 2, comma 2, dello schema – dalla Tabella 1 allegata allo schema di decreto legislativo, che determina le dotazioni organiche dei diversi ruoli e le funzioni degli appartenenti alla carriera dei funzionari della Polizia di Stato.
La modifica della dotazione organica riguarda, in primo luogo, l’incremento di cinque posti di dirigente generale di P.S. (da 27 a 32). Al riguardo, si richiama la modifica che diminuisce di cinque unità la dotazione organica di vice questore.
La relazione tecnica che accompagna lo schema di decreto legislativo evidenzia l’onerosità della disposizione in questione, la quale determina un vero e proprio aumento dell’organico dei dirigenti generali di P. S.. I maggiori oneri derivanti dall’incremento di cinque posti di dirigente, quantificati su base decennale in relazione alla contestuale riduzione di cinque unità di vice questore, sono pari, nel massimo, a 456.698 euro all’anno a decorrere dal 2019.
In proposito, occorre che le Amministrazioni valutino se la misura dell’incremento del ruolo dei dirigenti generali possa avere riflessi conseguenti all’applicazione del principio di equiordinazione.”